Attualità
13 Ottobre 2024
La rettrice Ramaciotti: “Momento cruciale con cui diamo il via al recupero di uno dei complessi più significativi dell’Ateneo”

Comparto Savonarola, ok della Regione per il restauro di Palazzo Contughi Gulinelli

di Redazione | 5 min

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Via libera dalla Regione al progetto esecutivo per il restauro e il miglioramento sismico di Palazzo Contughi Gulinelli, storico edificio dell’Ateneo estense situato nel comparto di via Savonarola. L’approvazione da viale Aldo Moro segna un fondamentale avanzamento nella tutela e conservazione di uno dei complessi più significativi della città e rappresenta l’avvio ufficiale di una fase cruciale per la valorizzazione del patrimonio architettonico dell’Ateneo.

Il mandato della rettrice Laura Ramaciotti ha mirato sin dall’inizio alla gestione consapevole e strategica del vasto patrimonio architettonico dell’Università di Ferrara, simbolo dell’illustre passato, ma anche risorsa per guidare l’Ateneo verso il futuro.

“Questi interventi, fondamentali per preservare e valorizzare il nostro patrimonio, hanno ricevuto il pieno supporto dei cofinanziamenti ministeriali e regionali, che l’Ateneo ha ottenuto con successo partecipando ai bandi del Mur e al Piano Opere Pubbliche post-sisma”, ha dichiarato Ramaciotti. “Nel comparto di via Savonarola, i palazzi dell’Università di Ferrara – inclusi Palazzo Renata di Francia, sede storica del Rettorato, Palazzo Strozzi con il Casamento Savonarola e Palazzo Tassoni-Mirogli – sono stati gravemente danneggiati dal sisma del 2012. Tra questi, Palazzo Contughi Gulinelli rappresenta un tassello fondamentale di un articolato progetto di restauro e miglioramento sismico, concepito con l’obiettivo di creare un vero e proprio ‘cantiere della conoscenza’. Questo approccio integra rilievi, indagini e progettazione, per preservare e valorizzare un patrimonio architettonico di inestimabile valore storico e culturale”.

Il progetto per Palazzo Contughi Gulinelli è il più recente esito di una strategia sviluppata grazie a una pianificazione attenta e rigorosa, sotto la guida del professore Alessandro Ippoliti, prorettore al Patrimonio Architettonico dell’Ateneo.

“Il nostro operato si è basato su una collaborazione stretta e sinergica tra la Struttura Tecnica Regionale, il Ministero della Cultura e i professionisti e le imprese coinvolte nella stesura del progetto,” ha spiegato Ippoliti. “Abbiamo seguito una metodologia che, privilegiando il dialogo costante con gli enti autorizzativi e le istituzioni, ci ha consentito di perfezionare il progetto in modo continuo e di sviluppare soluzioni integrate che rispondano alle esigenze di restauro, sicurezza e valorizzazione. Questo approccio ha reso possibile una pianificazione coerente e armoniosa, con l’obiettivo di restituire alla città e all’Ateneo un patrimonio architettonico capace di migliorare la qualità della vita universitaria e di contribuire a una Ferrara più inclusiva e attenta alla salvaguardia del suo prezioso patrimonio culturale”.

Il progetto esecutivo redatto ha per oggetto di intervento il restauro e miglioramento sismico di Palazzo Gulinelli, danneggiato dagli eventi sismici del maggio 2012.

L’intervento si prefigge inoltre l’obiettivo di rendere idonei i locali alla destinazione prevista: il Palazzo diventerà infatti sede della Biblioteca del Dipartimento di Studio Umanistici dell’Ateneo attualmente sita al piano terra di Palazzo Tassoni Mirogli.

L’intervento complessivo, esteso a circa 3.000 m2 di superficie lorda, prevede un costo complessivo di 8.650.000 euro.

Il complesso si compone del palazzo principale (Palazzo Gulinelli), affacciato su via Savonarola, e di un giardino retrostante, delimitato da alti muri in mattoni, dove si trova, nell’angolo sud-ovest, un fabbricato adibito in precedenza alle scuderie.

Il Palazzo presenta un impianto compatto e regolare, costituito da una porzione originaria e una porzione novecentesca. La facciata principale, di impostazione rinascimentale, è in mattoni a vista e si caratterizza per la presenza di un portale di ingresso monumentale, sormontato da un terrazzo in corrispondenza del piano nobile, due ordini di finestre con cornici in pietra e, in sommità, da un cornicione sporgente di forte impatto. La facciata sul retro, a differenza della principale, è intonacata. Le forometrie sono distribuite in modo più irregolare e l’elemento caratterizzante è rappresentato dal loggione in legno.

CENNI STORICI. Palazzo Contughi Gulinelli fu eretto nel 1542 per volontà di Girolamo Mario Contughi come documentato dalla presenza di un’epigrafe, situata al piano nobile del Palazzo. Il progetto originario è stato attribuito al pittore e architetto Girolamo da Carpi. Nel 1597 il Palazzo passò in eredità al figlio Giustiniano Giorgio Contughi il quale decise di far realizzare il maestoso portale che caratterizza l’ingresso principale, probabilmente progettato da Alessandro Balbi.

Dopo alcuni anni in cui il Palazzo cambiò ripetutamente proprietà, nel 1677 l’edificio fu acquisito dalla famiglia Agnelli che lo custodì fino al 1830, quando Luigia Agnelli lo lasciò al nipote Gaetano Ruvioli.

Nel 1839, a seguito di numerose perizie, la Commissione d’Ornato ingiunse alla proprietà di intervenire con lavori urgenti sul portale e sulla facciata principale del Palazzo che risultavano seriamente compromessi dal punto di vista strutturale e di fronte all’inosservanza delle ingiunzioni, si procedette d’ufficio ai lavori più urgenti per consentire la messa in sicurezza delle situazioni precarie. Nel corso dei lavori, il Palazzo fu ceduto alla famiglia Ortolani che ne ebbe proprietà fino a quando nel 1868 gli fu espropriato.

Successivamente, il nuovo proprietario, il conte Giovanni Battista Saracco Riminaldi, intraprese diversi interventi di sistemazione per aumentare il numero degli ambienti interni. Nel 1892 il Palazzo venne lasciato al nipote Ermanno Giglioli il quale lo vendette a Ettore Magni nel 1902.

Alfeo Gallini, comprò l’edificio nel 1920 e successivamente, a seguito dell’acquisizione del fabbricato adiacente, nel 1926 fece aggiungere il “quarto della fabbrica mancante” per completare il prospetto della facciata con andamento in accompagnamento alla fabbrica esistente. È in questo periodo che vengono rinnovati gli apparati decorativi interni visibili ancora oggi. Nel 1935, a vendere il fabbricato fu acquistato dalla vedova del conte Olao Gulinelli, Alma Budini Gulinelli.

Durante la Seconda Guerra Mondiale Palazzo Gulinelli fu fortunatamente risparmiato dai bombardamenti che interessarono la città di Ferrara, e i suoi sotterranei (piano terra) furono utilizzati come rifugio antiaereo. Nel 1972 Alma Gulinelli morì, lasciando in dono il Palazzo all’Università di Ferrara. Con atto notarile del 09.05.1974, l’Università entra di fatto in possesso di Palazzo Gulinelli.

Con provvedimento di tutela della competente Soprintendenza (provvedimento di tutela del bene ai sensi dell’art. 5 L. 364/1909 con notifica del 27.12.1926) l’edificio fu attestato come vincolato. In proprietà dell’Università degli Studi di Ferrara, l’edificio ha ospitato la Presidenza della Facoltà di Lettere e Filosofia, oltre a diversi studi di docenti e una spaziosa sala studio e lettura.

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