Una clausola antifascista per Ferrara. A proporla al sindaco Alan Fabbri e alla giunta comunale di centrodestra, con una mozione congiunta, sono La Comune di Ferrara e la lista civica di Fabio Anselmo, a distanza di poco meno di una settimana dall’inaugurazione della sede di Forza Nuova in città che dicono aver suscitato “preoccupazione tra i cittadini, le associazioni e le forze politiche locali, data la natura dichiaratamente neofascista dell’organizzazione” guidata dal segretario nazionale Roberto Fiore.
Ed è proprio sulla base di quella preoccupazione che oggi i consiglieri Zonari, Anselmo, Fiorentini e Poli chiedono all’amministrazione comunale di modificare i regolamenti per la concessione di spazi e aree pubbliche del territorio comunale, inserendo una clausola antifascista che preveda che tutti i richiedenti di concessioni, autorizzazioni o l’uso di beni comunali (compresi spazi pubblici, suolo pubblico, vendita di proprietà comunale, patrocini o contributi di qualsiasi entità, comprese le esposizioni pubblicitarie) debbano dichiarare di riconoscersi nei principi e nei valori fondamentali della Costituzione Italiana e dello Statuto Comunale, di ripudiare il fascismo e ogni forma di totalitarismo, e di condannare l’uso di ogni forma di violenza.
L’obiettivo – spiegano – è quello di “opporsi con fermezza a qualsiasi tentativo di legittimazione o diffusione di ideologie fasciste, razziste, antisemite o discriminatorie, inclusa la concessione di spazi pubblici a organizzazioni che si ispirano a queste ideologie, sollecitando le autorità competenti a vigilare e intervenire affinché le leggi contro l’apologia del fascismo e contro la diffusione di ideologie di odio siano rispettate e applicate, in modo tale da prevenire così ogni forma di minaccia all’ordine democratico e alla pacifica convivenza“.
Per i due gruppi di minoranza, infatti, la presenza di organizzazioni neofasciste come Forza Nuova potrebbe “alimentare un clima di odio e divisione nella nostra comunità, minando la coesione sociale e promuovendo, soprattutto tra i giovani, la diffusione di ideologie che incitano alla violenza, al razzismo e alla discriminazione su basi culturali, religiose e politiche”
Una richiesta quindi, quella della clausola, che La Comune di Ferrara e la civica Anselmo chiedono con forza perché “rappresenterebbe un chiaro atto di difesa dei valori della Resistenza, della democrazia e dei diritti umani”. “Questo impegno istituzionale – aggiungono – rafforzerebbe il legame della città con la propria storia antifascista e invierebbe un messaggio forte a favore della convivenza civile e contro ogni forma di discriminazione, violenza e intolleranza” come già successo a Brescia, Verona, Vicenza e Milano.
Alla mozione si accompagna un ordine del giorno presentato, oltre che sempre dalla lista Anselmo, anche da Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, con cui viene chiesto all’amministrazione di “censurare la presenza a Ferrara di forze politiche e movimenti contrari ai principi fondamentali della nostra Costituzione, e ogni attività di propaganda che sia manipolatoria verso i minori e l’organizzazione di ronde non autorizzate nei quartieri e nelle frazioni del nostro territorio comunale”.
A ciò si aggiunge – infine – anche l’appello delle forze di opposizione che, all’unisono, invitano il sindaco Fabbri a “prendere le distanze e contrastare attivamente qualsiasi discorso di odio politico, razziale, sociale e culturale venga diffuso in città da dette forze e movimenti politici, attraverso una comunicazione pubblica efficace e tempestiva” e a “promuovere e sostenere l’educazione dei giovani alla pace, al dialogo, alla riflessione critica e ai valori democratici di libertà, giustizia, solidarietà“.
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