Il ministro del lavoro e delle imprese dovrà sicuramente aprire un fascicolo Ferrara visti i licenziamenti all’orizzonte in Berco e Rexnord. A interrogarlo arriva anche il deputato di Fratelli d’Italia Mauro Malaguti che nel pomeriggio di ieri, 10 ottobre, è andato in visita ai lavoratori di Masi Torello accompagnato dal sindaco Samuele Neri e alla coordinatrice di Fd’I del comune e candidata alle regionali Manuela Rescazzi.
Malaguti chiede al ministro, nell’interrogazione, di “attivarsi immediatamente per studiare, di concerto con la Regione, soluzioni atte a scongiurare i licenziamenti annunciati, o perlomeno concordare tempi più lunghi, anche con soluzioni mirate per le diverse aziende, che consentano il pieno utilizzo degli ammortizzatori sociali”.
Soluzioni che devono tenere ben presente “che la provincia di Ferrara, prevalentemente e storicamente a vocazione agricola, non possiede un tessuto imprenditoriale in grado di offrire alternative lavorative per riassorbire un tale numero di licenziamenti”.
Non basta però limitarsi a questo e, secondo Malaguti, occorre affrontare la crisi con uno sguardo di prospettiva, uno sguardo che superi le difficoltà contingenti del momento come l’invasione russa dell’Ucraina e che guardi a “una ripresa economica delle Berco e una maggiore concorrenzialità della Regal Rexnord con le alte professionalità di personale che comunque il nostro paese può ancora offrire”.
Con la chiusura della Rexnord e i licenziamenti in Berco “nella sola provincia di Ferrara, dunque, si registrerebbe nel settore metalmeccanico una perdita entro l’anno di quasi 600 posti di lavoro, con la conseguente drammatica prospettiva della disoccupazione per altrettante famiglie”.
La prima risposta in regione è il tavolo di crisi convocato per martedì 15 ottobre con oggetto la situazione della Rexnord. Oltre ai sindacati e alla regione dovrebbero essere presenti anche i rappresentanti della multinazionale americana.
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