Eventi e cultura
11 Ottobre 2024
Il professore, già Magnifico Rettore dell'Università di Firenze, tiene una seduta venerdì 11 ottobre alle ore 17

“Primo Levi fra chimica, letteratura e memoria”, Luigi Dei all’Accademia delle Scienze

di Redazione | 2 min

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L’Accademia delle Scienze di Ferrara, con il patrocinio dell’Università di Ferrara e del Meis, Museo Nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, venerdì 11 ottobre, alle ore 17, invita alla seduta accademica tenuta da Luigi Dei, già Magnifico Rettore dell’Università di Firenze. Il titolo dell’incontro è “Primo Levi fra chimica, letteratura e memoria” mentre per chi desidera collegarsi da remoto è possibile farlo dal  canale YouTube dell’accademia.

La presentazione e i saluti iniziali saranno a cura di Pier Andrea Borea, professore onorario dell’Università di Ferrara e presidente dell’Accademia delle Scienze di Ferrara. L’incontro si terrà presso la Sala Conferenze dell’accademia.

L’abstract della conferenza: Chimica, letteratura e memoria, ovvero storia: discipline in apparente contrasto, eppure interconnesse in un equilibrio dinamico e singolare. La presente Lectio intende esaltare detta interconnessione offrendo una lettura in chiave scientifica, con alto tasso divulgativo, del racconto Cerio di Primo Levi presente nel libro Il Sistema Periodico, in cui l’autore ripercorre tutte le vicissitudini degli ultimi due mesi di vita al campo di Auschwitz, dal novembre 1944 al 27 gennaio 1945, data della liberazione da parte dell’Armata Rossa. Si accompagna l’uditorio in questa storia entrando nelle pieghe dei periodi che rimandano a leggi, fenomeni e scoperte della chimica con l’intento di cogliere il nesso fra narrazione letteraria e conoscenza scientifica, a mostrare l’intima e omogenea dissoluzione di una nell’altra. Il filo narrativo, che porta in primo piano la memoria e la storia di tragici eventi del secolo ventesimo, è non solo mantenuto, ma va a costituire lo scheletro essenziale su cui le nozioni di chimica implicate vengono spiegate con rigore per i contenuti, seppur semplicemente nella forma, con il fine di stimolare un’attenzione puntuale a quelle parti, solo apparentemente prive di fascino letterario, che rivelano il Primo Levi chimico. La Lectio si conclude con una visione della memoria chimica e letteraria, ispirandosi a un altro racconto dello stesso libro, Carbonio: tutto viene risolto in termini di materia ed energia, rivelando, almeno nelle intenzioni dell’autore, un pathos e una suggestione peculiare, che suggellano il trinomio chimica-letteratura-memoria con una sorta di messaggio in bottiglia che reca scritto Levianamente: “la cultura è una”. 

 

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