Politica
10 Ottobre 2024
L'ex presidente della Regione: "In Emilia-Romagna nessuna multinazionale può svegliarsi una mattina e pensare di mandare a casa centinaia di persone"

Berco e Rexnord. Per Bonaccini due situazioni “inaccettabili”

di Pietro Perelli | 2 min

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“In Emilia-Romagna nessuna multinazionale può svegliarsi una mattina e pensare di mandare a casa centinaia di persone”. L’ex presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini interviene sui terremoti Berco e Rexnord che stanno preoccupando non poco i lavoratori, le loro famiglie e anche tutta la provincia che, specialmente nel caso dell’azienda con sede a Copparo, si troverebbe privata di due realtà industriali fondamentali per l’economia locale.

“È inaccettabile e vergognoso – scrive Bonaccini – quello che sta succedendo alla Regal Rexnord di Masi Torello, nel ferrarese, dove 77 persone sono state licenziate dalla sera alla mattina via pec perché l’azienda vuole delocalizzare in India e Cina”.

“Nella Regione del Patto per il Lavoro e per il Clima – aggiunge – queste cose non possono e non devono succedere”. Non a caso i sindacati dei metalmeccanici continuano a tirare il ballo proprio questo patto per chiedere che venga fatto tutto il possibile per salvaguardare i lavoratori, applicando tutti gli ammortizzatori sociali possibili, ma anche la produzione. In più occasioni hanno ribadito la necessità di una strategia che salvaguardi un’industria che, in provincia di Ferrara, sono arrivati a definire vicina al rischio “collasso”.

“Sono certo che anche in questo caso – continua l’ex presidente parlando sempre di Rexnord -, come fatto con Marelli e Bellco, l’opposizione da parte di Istituzioni e sindacati sarà durissima. L’assessore al lavoro Vincenzo Colla sta insediando il tavolo di crisi regionale a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici”.

“A questo dramma – però – si aggiunge quello della Berco di Copparo che ha preannunciato 480 esuberi entro la fine dell’anno e la riduzione salariale. Un’altra situazione gravissima e inaccettabile, che merita la massima attenzione della politica e delle Istituzioni, a partire dal Governo”. Una posizione ribadita anche dall’assessore al bilancio Paolo Calvano, vista la dimensione del problema è fondamentale che la presa in carico arrivi anche dal ministero.

“Di fronte alle crisi aziendali in Emilia-Romagna le istituzioni e i sindacati – conclude Bonaccini – hanno sempre reagito assieme e sono convinto sarà così anche questa volta. Perché il lavoro è prima di tutto dignità”.

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