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In un recente intervento Marzia Marchi ha stigmatizzato l'uso del termine "assessore" in luogo di "assessora". Tale uso costituirebbe addirittura un grave errore, compiuto "in spregio della grammatica". A parte le considerazioni di natura politica, rilevo che...
Gentile direttore, il mio cuore ha avuto bisogno di una "messa a punto", e ho passato qualche giorno "a Cona", nel reparto di Cardiologia. Non vorrei concludere questa esperienza senza esprimere la mia riconoscenza e gratitudine per le cure e l'assistenza che ho...
Uno pseudo imam, una giornalista purtroppo vera, Eugenia Fiore, una trasmissione “Quarta Repubblica” di Rete 4, tanta ingenuità in chi si lascia intervistare per strada ed accetta che affermazioni senza alcuna riflessione, vadano in onda, ed il gioco è fatto. La...
Probabilmente è già arrivata a questa spettabile redazione, ma in ogni caso penso sia bene segnalarvi questo cartello affisso in viale Alfonso I d'Este che riporta una "impedonabile" stortura grammaticale. Marco...
Un'urgenza emotiva nonché civica mi spinge a scrivere al Primo cittadino, nella veste di sindaco della città in cui vivo e lavoro come docente da sempre. Otto persone, perché di queste stiamo parlando, coperte da cartoni e coperte forse nemmeno troppo pesanti, sono...
Ogni giorno da un paio di settimane tutti coloro che transitano in via Caldirolo hanno l’enorme fortuna di leggere scritte deliranti sul muro esterno del cimitero di Quacchio. Le solite frasi in rosso dei no vax che hanno alzato il tiro imbrattando direttamente il cimitero e ricordando a tutti noi quanto sono disumani.
Ma c’è anche un altro aspetto che preoccupa: l’assordante silenzio della nostra amministrazione che di fatto non condanna minimamente questo fatto come già successo alcuni anni fa quando le scritte erano comparse presso la motorizzazione civile.
Ugualmente preoccupante è lo stare con le mani in mano da parte di Amsefc che non ha ancora provveduto a cancellare quelle scritte infamanti. Pochi barattoli di vernice sarebbero sufficienti a ridare dignità al cimitero e rispetto a quanti vanno a trovare i loro cari.
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