Noi, gruppo di minoranza “Lagosanto che si muove”, volevamo esprimere solidarietà con la manifestazione organizzata svoltasi ieri 05 ottobre a Ferrara, contro tutte quelle ideologie estremiste e in primis alle ideologie che richiamano antichi disastri, per tutto il popolo italiano.
Ideologie che fanno riferimento, senza ridimensionare nulla, ad un ideale culturale fascista, richiamando a grandi lettere, simboli e slogan avente carattere puramente xenofobo, razzista, omofobo, transfobico e tutto ciò che concerne la violenza sul diverso e il non allineato.
Ci diventa difficile, analizzando le parole del segretario Fiore, trovare una compatibilità ed una connessione condivisa all’ideologia della struttura progressista e aperta al cambiamento colorato, con una situazione ermetica e conservatrice, che contraddistingue le destre e i nazionalismi di tutte le parti del mondo.
Noi siamo con assoluta chiarezza dalla parte di chi vota NO a qualsiasi tipo di arma
Noi siamo con assoluta chiarezza, contro la redistribuzione del PIL nazionale verso l’investimento delle armi.
Siamo con assoluta chiarezza verso il dialogo prima e non dopo aver ucciso anche solo una persona.
Sicuramente si possono anche avere delle situazioni comuni che ci avvicinano, perché alcune battaglie dell’essere umano si sono sviluppate come gigantografie, ma se analizziamo più da vicino i veri valori su cui si basa l’umanesimo della struttura progressista e di sinistra, possiamo tranquillamente accorgerci che la loro struttura di pensiero è talmente lontana dal nostro pianeta, che il vedere nascere la prima sede FN e per giunta “ nella città medaglia d’oro per la resistenza” ci fa male e ci stupisce.
È anche vero che la politica è diventata liquida come non mai, una centrifuga dove gli ideali stanno diventando sempre più torbidi e diluiti.
Dove si cerca, con la rarefazione della memoria, sempre più lontana dagli orribili fatti accaduti, di banalizzare ciò che è stato per renderlo piccolo, come un normale errore di percorso da oltrepassare come si usa fare quando si fanno errori di qualsiasi natura.
Per quelle banalizzazioni, tante persone persero la vita e tante famiglie ne portano ancora il segno.
Per quegli errori di onnipotenza, oggi ne stiamo ancora pagando le conseguenze.
Quella scelta, di dove stare durante la guerra, non è stato come sbandare in una curva.
Quella guerra civile, arrivata con l’avvento della repubblica di Salò, non è stata per niente un gioco alla play station.
Dopo il 25 luglio del 43, il sig. Mussolini avrebbe dovuto chiudere la serranda alla sua idea, invece perseverò, innescando quello che sappiamo tutti.
Ma se non ci riuscì lui, facendo l’atto eroico di arrendersi quando avrebbe dovuto farlo, avrebbe dovuto farlo la provvidenza o il fato il 12 settembre sempre del 43, sul Gran Sasso, facendolo liberare dagli alleati invece che dai tedeschi.
Tutto ciò innesco la guerra civile fratricida nei due anni successivi 43/45 e di conseguenza tutte le ombre del 46/47/48.
Come dimenticare, perché rimuovere.
Sono per armonizzare la storia, ma è doveroso ricordare, insegnare ciò che è successo perché potrebbe riaccadere.
Solo così, caro Sig. Fiore, oggi avremmo potuto anche discutere di cose comuni.
Concludo dicendo che l’ermetismo di visione che può avere la sua dx, come tutte le destre, non può portare alla connessione multiculturale che ha la visione progressista.
Questa centrifuga multiculturale sta arrivando inarrestabile, e creare muri e barriere non porta altro che dividere in stanze le persone.
Non saranno i muri, ma i ponti che l’avranno vinta nel prossimo divenire, che lo vogliate o meno, anche al di sopra del mio pensiero….INARRESTABILMENTE.
Domani spero di essere guidato da governanti saggi, capaci di accogliere le diversità culturali e sociali, come espressione di bellezza riflessa sulla vita di tutte le persone umane.
Concludo ricordando a tutte le persone che hanno la mente offuscata dalla banalizzazione unilaterale che: “La XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana vieta la riorganizzazione del Partito Nazionale Fascista. Pur essendo inserita tra le disposizioni transitorie e finali, ha carattere permanente e valore giuridico pari a quello delle altre norme della Costituzione.”
Lagosanto che si muove
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