Dopo “In Paradisum” sul Requiem composto nel 1947 da Maurice Duruflé, i Cantori del Vòlto e l’Accademia Corale Vittore Veneziani presentano un nuovo progetto di collaborazione: sabato 12 ottobre alle ore 21, presso la Chiesa della Sacra Famiglia di Ferrara (via Bologna, 148) i due ensemble, ancora una volta sotto la direzione di Raffaele Giordani, eseguiranno il Requiem in re minore K626 di Wolfgang Amadeus Mozart nella trascrizione di Carl Czerny per soli, coro e pianoforte a quattro mani.
La serata è organizzata in collaborazione con Conservatorio di musica G. Frescobaldi di Ferrara e Parrocchia della Sacra Famiglia, con il patrocinio del Comune di Ferrara e con il contributo di Avis Comunale e Provinciale Ferrara, Aerco Associazione Emiliano-Romagnola Cori e Valerio Cenacchi-Consulente Finanziario.
L’ingresso è libero.
Lunga e travagliata è la storia dell’unica Messa da Requiem composta da Mozart, opera che il bambino prodigio di Salisburgo lasciò incompiuta alla sua morte nel dicembre 1791. La versione del Requiem di Carl Czerny è interessante perché non vuole essere una trascrizione letterale dell’opera mozartiana, bensì una traduzione in un linguaggio diverso, quello pianistico, che rivela molto su come era percepito Mozart all’inizio dell’Ottocento.
I direttori dei due gruppi, Teresa Auletta e Raffaele Giordani, per l’esecuzione hanno dunque scelto una chiave interpretativa originale, che parte proprio dal ruolo tutt’altro che secondario del pianoforte nella trascrizione che Czerny diede alle stampe nel 1828. Il suo carattere percussivo crea contrasti dinamici accesi e precisi, rendendo la parte del coro chiara e trasparente. Una versione cameristica del Requiem, si potrebbe dire, avendo bene in mente la lezione dei grandi compositori che scrivono per il pianoforte dell’epoca: per esempio Schubert, che morirà proprio nel 1828, o Beethoven, del quale Czerny fu prolifico allievo.
A fianco dei Cantori del Vòlto e dell’Accademia Corale Vittore Veneziani si esibiranno nelle parti solistiche Eleonora Fratus (soprano) e tre allievi del Conservatorio di musica G.Frescobaldi di Ferrara, impreziosendo così questo progetto di una nuova collaborazione con l’Istituzione di Alta Formazione Musicale sul territorio ferrarese: Lanya Zeng (mezzosoprano), Juntian Zhang (tenore), Michele Gianquinto (basso). L’esecuzione a quattro mani al pianoforte è poi affidata ai maestri Luciano D’Orazio e Roberto Bonato.
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