Politica
6 Ottobre 2024
Alla manifestazione organizzata da Anpi in galleria Matteotti contro l’inaugurazione in città di una sede del movimento di estrema destra Forza Nuova anche Zerocalcare: "Importante esserci"

In centinaia al presidio per la democrazia e contro tutti i fascismi

di Redazione | 3 min

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di Riccardo Giori

Mentre a Ferrara veniva inaugurata la prima sede emiliano-romagnola di Forza Nuova, nella stessa ora centinaia di persone si sono date appuntamento nella centralissima Galleria Matteotti per manifestare la propria contrarietà alla presenza in città del movimento di estrema destra guidato da Roberto Fiore (condannato insieme al forzanovista Giuliano Castellino per l’assalto alla Cgil di Roma nel 2021), e ribadire i valori antifascisti della costituzione italiana.

Al presidio, promosso dall’Anpi, hanno aderito numerose sigle tra cui Arci Ferrara, Arcigay Ferrara “Gli Occhiali d’Oro”, Associazione Migrantes, Azione Cattolica Ferrara, Azione Civica, Biblioteca Popolare Giardino, Centro Sociale La Resistenza, Centro Donna Giustizia Ferrara, Cgil Ferrara, Cittadini del Mondo, Mediterranea Saving Humans, Coalizione Civica, La Comune di Ferrara e molte altre ancora.

Presenti anche diversi rappresentanti del Pd e dell’opposizione ferrarese, tra cui Fabio Anselmo insieme ad Ilaria Cucchi, Leonardo Fiorentini, Anna Zonari e Sergio Golinelli de La Comune, l’assessore regionale Paolo Calvano e il segretario provinciale del Partito Democratico Nicola Minarelli.

Avvistato tra la folla anche il fumettista Michele Rech alias Zerocalcare, presente in città per un incontro in programma al festival Internazionale. Interpellato non ha voluto rilasciare particolari dichiarazioni sottolineando semplicemente l’importanza di essere al presidio.

“Forza Nuova ha annunciato l’apertura di una nuova sede a Ferrara, ci pare utile ricordare che Forza Nuova fa esplicito riferimento sia dal punto di vista ideale che culturale al fascismo e alla repubblica di Salò, lo statuto di Fn, i suoi simboli, gli slogan gli indirizzi chiaramente xenofobi, razzisti, omofobi, transfobici, i ripetuti atti di violenza e le aggressioni non sono certo compatibili con quanto recita la costituzione repubblicana che scrive ‘è vietata in qualsiasi forma la riorganizzazione del disciolto partito fascista’” recita il comunicato letto dal presidente provinciale di Anpi Roberto Cassoli, che conclude: “Alla luce di tutto questo, sottolineiamo la necessità e l’urgenza che la legge sia fatta rispettare dalle autorità competenti, le presenti sessanta associazioni contrastano fortemente manifestazioni inaugurati ed ogni forma organizzativa di stampo fascista, nonché ogni forma di violenza squadrista e non in una città medaglia d’oro per la Resistenza e che ha avuto un ruolo importante nella caduta del regime fascista.”

Diversi gli interventi alternatisi al microfono che hanno letto e citato storici intellettuali antifascisti, come Davide Nanni del Pd che ha detto: “Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro gli attacchi degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti, e la tolleranza con essi” e poi citando Piero Gobetti, giovane liberale martire dell’antifascismo: “Negli anni venti diceva e sosteneva che l’antifascismo è serio a questo patto, riconoscere che nel fascismo bisogna liquidare i vizi più compromettenti e diffusi della mentalità italiana, perciò invece di levare grida d’allarmi e voci di raccolta incominciamo a lavorare con semplicità per trovare anche noi uno stile europeo”.

Anche l’amministrazione comunale non è stata esente da critiche, rea di non aver ancora preso posizione e soprattutto di non tutelare il nome e la memoria storica di ’Casa della Patria Pico Cavalieri’, di proprietà comunale, e suggerendo al sindaco Fabbri di “agire per vie legali nei confronti di Forza Nuova per evitare ogni uso improprio della denominazione “casa della patria” nella nostra città”. E proprio sulla questione “casa della patria” il consigliere Nanni ha recentemente protocollato un’interrogazione per fare luce sulla vicenda. “I leader e fondatori del movimento Forza Nuova” si legge nel testo “in passato, sono stati indagati e condannati dalla magistratura italiana per vicinanza al mondo dell’eversione nera, anche con accuse gravi come banda armata e associazione sovversiva. Il nome ‘Casa della Patria’, caro a intere generazioni di ferraresi, non dovrebbe mai essere associato a personalità e forze politiche dichiaratamente neofasciste”.

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