“La nostra valutazione circa le modifiche apportate dal Consiglio dei Ministri alla disciplina di ingresso in Italia di lavoratori extracomunitari è sostanzialmente positiva”. Ad affermarlo è il direttore di Confagricoltura Ferrara, Paolo Cavalcoli.
“Bene gli interventi finalizzati ad accorciare i tempi dell’iter burocratico per l’assunzione, nonché quelli relativi alla stabilizzazione dei lavoratori stagionali, con l’introduzione della possibilità di convertire i permessi di lavoro stagionali in permessi per lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato al di fuori delle quote individuate del decreto flussi. Quest’ultima novità è stata fortemente voluta da Confagricoltura, che nel tempo ha avuto modo di avanzare più volte tale richiesta e, da ultimo, in occasione delle consultazioni dei giorni scorsi con il Governo che hanno preceduto l’emanazione del provvedimento” prosegue.
“Una delle principali novità – continua il direttore provinciale di Confagricoltura – è rappresentata dai click day plurimi e settoriali per ciascun anno, anziché uno unico ad inizio anno, per meglio intercettare i fabbisogni nei diversi periodi. Per i settori agricolo e turistico-alberghiero dovrebbero essere previsti due click day, il primo il 12 febbraio prossimo per l’assegnazione del 70% delle quote annuali, ed un secondo attorno ai primi di ottobre. Tra l’altro sarà possibile la precompilazione delle domande con congruo anticipo (per il primo click day probabilmente già dal prossimo mese di novembre), anche al fine di consentire alle amministrazioni competenti controlli preventivi sull’affidabilità del soggetto richiedente attraverso l’incrocio di diverse banche-dati”.
Cavalcoli sottolinea ancora: “Entro 7 giorni dalla richiesta di visto d’ingresso al Consolato italiano da parte del lavoratore, il datore di lavoro sarà chiamato a confermare allo Sportello Unico per l’Immigrazione l’interesse alla richiesta di nulla osta. Non sarà più consentita la presentazione di istanze di nulla osta al lavoro conto-terzi da parte di soggetti privati, al fine di restringere il numero dei soggetti abilitati e prevenire comportamenti fraudolenti; le richieste potranno quindi essere presentate soltanto dal datore di lavoro richiedente o dalle organizzazioni dei datori di lavoro più rappresentative”.
“Il Ministero degli Esteri – aggiunge – può individuare con decreto i Paesi stranieri che pur continuando ad essere ricompresi tra quelli del decreto flussi, presentano profili di rischio rispetto alle procedure per l’ingresso in Italia, quali Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka, dato che dalle verifiche effettuate sulle pratiche presentate in occasione degli ultimi click day, le maggiori irregolarità hanno riguardato cittadini provenienti da tali Paesi; i nulla osta relativi ai lavoratori provenienti dai Paesi a rischio potranno essere concessi solo previa verifica dell’Ispettorato del Lavoro”.
“In via generale – conclude Paolo Cavalcoli – è apprezzabile la decisione di apportare correttivi finalizzati a superare le criticità emerse in occasione degli ultimi click day per garantire una maggiore trasparenza, a condizione che tali interventi non si traducano in aggravi delle procedure; a questo proposito non può che essere accolta con favore la previsione di un incremento della dotazione di risorse umane per gli sportelli unici per l’immigrazione presso le Prefetture e per il rilascio dei visti”.
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