Attualità
4 Ottobre 2024
Una delegazione di cittadini è stata ricevuta in municipio dal vicesindaco Balboni che si è reso disponibile a discutere con Arpae sulla base della relazione che fornirà l'epserto

Biometano a Gaibanella. L’ingegnere: “Elementi da chiarire e da discutere”

di Pietro Perelli | 3 min

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La visione preliminare dei progetti, da parte di un ingegnere specializzato, dell’impianto a biomentano di nuova costruzione che dovrebbe essere realizzato in via Palmirano a Gaibanella farebbe sorgere “elementi da chiarire e da discutere”. Ancora non si parla di una relazione nero su bianco ma di un primo approccio ai progetti a cui però seguirà senz’altro la stesura di un documento che verrà consegnato all’amministrazione di Ferrara, al sindaco Fabbri e al vicesindaco Balboni oltre alla Regione Emilia Romagna e ai vigili del fuoco.

“Abbiamo fatto valutare questo progetto da un ingegnere qualificato – ci racconta Danila Ori, una dei cittadini che compongono il comitato Gaibanella vuole respirare – perché avevamo qualche dubbio infatti ha trovato elementi da chiarire e da discutere”.

Durante l’incontro con i cittadini di Gaibanella, che si è tenuto il 2 ottobre in municipio, il vicesindaco Balboni ha dichiarato il suo sostegno e anche di farsi portavoce della relazione, una volta redatta, con Arpae. L’incontro era stato mediato da Patrizio Girotto dopo le prime proteste dei cittadini che allora come oggi vorrebbero poter mostrare la situazione anche al sindaco fuori dalle loro case e non in cima allo scalone.

Le problematiche sollevate dai cittadini riguardano l’inquinamento che si verrebbe a creare per il troppo traffico e il consumo di una strada che dovrebbe sopportare una mole di mezzi per cui non è stata costruita. Non solo perché gli odori per lo spandimento del digestato rendono difficile tenere le finestre aperte per chi abita in zona ma anche per gli operai che lavorano nelle numerose aziende presenti entro il raggio di 500 metri dal nuovo impianto.

C’è infine un ulteriore elemento che i cittadini hanno voluto sollevare, allarmati da notizie di cronaca relative a incendi o addirittura esplosioni in centrali simili. Uno degli episodi più preoccupanti nel 2023 a Cassington nel Regno Unito dove i serbatoi di una centrale a biogas sono stati colpiti da un fulmine esplodendo, fortunatamente non ci sono stati feriti.

Gli abitanti della zona come quelli del borgata della stazione sono molto preoccupati abitando a meno di 300 metri dalla centrale già esistente e a meno di 500 da quella di nuova costruzione. Gaibanella invece è a una distanza di circa 900 metri e come si diceva in zona sono molte le persone che lavorano in ristoranti, aziende agricole o di altra natura. Non a caso sono riusciti a raccogliere 580 firme e, dopo averle portate in Comune il 2 ottobre, le invieranno ufficialmente tramite pec in questi giorni.

Stando a quanto di racconta Ori l’incontro con il vicesindaco è stato positivo per il sostegno ricevuto anche se la preoccupazione rimane viste le altre situazioni come Villanova e Vigarano dove i cittadini continuano a non avere risposte chiare dopo anni di proteste.

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