Sabotaggio Nord Stream. Il sospettato lascerà Ferrara
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso contro il provvedimento della Corte d’Appello di Bologna e ha confermato la consegna alla Germania di Serhii Kuznietsov
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso contro il provvedimento della Corte d’Appello di Bologna e ha confermato la consegna alla Germania di Serhii Kuznietsov
Chi sono oggi i senzatetto? Non sono, a rigor di statistica, pericolosi criminali. Nè sono stupratori incalliti. Nemmeno compiono atti contro la pubblica amministrazione...
"Un danno morale senza prezzo, un anno perso, farmaci pagati, speranze buttate". Sono solo alcuni dei gravi disagi che una donna di 40 anni, paziente - insieme al marito 45enne - del Centro Pma dell'ospedale del Delta di Lagosanto, sta vivendo da ormai due settimane. Vale a dire da quando - lo scorso 8 novembre - l'Ausl di Ferrara ha sospeso in via precauzionale il servizio, dopo l'inchiesta della Procura di Ferrara i
Infortunio sul lavoro all'interno del quartiere generale dell'azienda agricola Salvi dove, durante la mattinata di mercoledì 19 novembre, un operaio 36enne di nazionalità bengalese - che stava lavorando per una ditta esterna - è caduto dal tetto di un capannone su cui stava effettuando alcuni interventi di manutenzione
Qualche attimo di tensione all'interno di un'abitazione della zona sud di Ferrara dove, durante la serata di martedì 18 novembre, una lite tra compagni conviventi - secondo le prime ipotesi alimentata da motivi di gelosia - è degenerata fino a sfociare nella violenza
“Ora mio fratello Denis può volare“. La Corte di Assise del tribunale di Cosenza ha da poco inflitto 16 anni – in primo grado – a Isabella Internò per l’uccisione di Denis Bergamini, quando la sorella dell’ex calciatore del Cosenza, Donata, fuori dal palazzo di giustizia, pronuncia queste parole, trattenendo a stento le lacrime davanti ai giornalisti.
“Finalmente la Corte ci ha dato ragione. Quando ho capito che la giustizia stava arrivando, la testa è andata a mio fratello, a mio padre e a mia madre che è
ancora in vita ma che probabilmente non riuscirà a capire per la sua malattia” ha detto.
“Ho pensato subito – ha aggiunto – ai miei figli che hanno finalmente smesso di portarsi dietro questa macchia. Gli ho sempre detto che nella giustizia bisogna avere fiducia che prima o poi la giustizia arriva. Ho provato felicità anche per i miei nipoti che non subiranno quello che hanno subito i miei figli”.
“Cosa ho provato vedendo Internò? Niente, non mi ha fatto nessun effetto perché quella persona li per me era già in carcere prima” ha proseguito.
“Per quanto riguarda l’aula – ha sottolineato Donata Bergamini – devo ringraziare i miei avvocati perché se siamo arrivati a questo punto, oltre alla Procura di Castrovillari, l’impegno grande è stato dei miei avvocati non solo per quanto riguarda l’impegno morale ma anche l’impegno fisico perché la mia Regione
(l’Emilia Romagna, ndr) dalla Calabria è difficile da raggiungere. Riguardo al fuori ringrazio gli amici di Denis, gli abitanti della mia regione che mi sono stati vicini ma il ringraziamento più grande va alla città di Cosenza, partendo dai tifosi poi da tutte le persone che mi sono state vicine in questi anni. Ho avuto un calore enorme. È quel calore che mio fratello sentiva a Cosenza e che lo ha spinto a non andare in una squadra più importante ma ha preferito rimanere qui”.
“L’entità della pena non mi interessa in questo momento – ha concluso la sorella di Denis, come riporta l’Ansa – per me la cosa più importante era che quello che sia io che mio padre avevamo subito visto dall’inizio, quello che dicevamo era vero, che Denis era stato ucciso”.
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