Si terrà il prossimo 16 gennaio in via Mazzini la cerimonia della posa delle prime Pietre d’inciampo nella città estense, iniziativa diffusa in tutta Europa e fortemente voluta dal Comune di Ferrara, in collaborazione con la Comunità Ebraica.
L’appuntamento a inizio del prossimo anno fa parte del più ampio progetto “Pietre d’Inciampo della città di Ferrara”, approvato con delibera di Giunta comunale già nell’agosto 2023, per commemorare le vittime del regime nazista e preservare la memoria storica.
Durante la cerimonia, alla presenza dell’artista berlinese Gunter Demnig, ideatore delle “Pietre d’Inciampo”, verranno installate le prime 15 pietre – tutte in via Mazzini – in memoria di cittadini ferraresi deportati e uccisi durante la Shoah.
“Finalmente anche Ferrara è coinvolta nel progetto monumentale, di portata europea, delle pietre d’inciampo, ideate dall’artista Gunter Demnig per tenere viva la Memoria contro ogni forma di negazionismo e di oblio di tutti i deportati nei campi nazisti che non hanno più fatto ritorno a casa. Partiamo con i primi tre nuclei familiari ferraresi, ma la volontà è quella di proseguire con il progetto anche in futuro. La volontà è rendere ancora una volta visibile, per non dimenticare mai, quanto ha caratterizzato una pagina buia della storia, che ha dolorosamente coinvolto direttamente anche la nostra città”, così il sindaco Alan Fabbri.
“Per l’evento del 16 gennaio sarà coinvolta anche la comunità scolastica di Ferrara, che parteciperà attivamente alla giornata con musiche, canti, letture e performance, con la volontà di sottolineare l’importanza della memoria e di trasmetterla alle nuove generazioni. La cerimonia vuole essere un’occasione di riflessione per tutta la cittadinanza”, aggiunge il vicesindaco Alessandro Balboni, che oggi con un orientamento ha portato in Giunta il progetto.
L’iniziativa, che sarà aperta alla città ed è solo la prima parte di una serie di pietre di inciampo che verranno apposte, è parte del protocollo d’intesa per la valorizzazione del Ghetto ebraico di Ferrara. I piccoli blocchi di pietra (10×10 cm), ricoperti di ottone lucente, saranno collocati davanti alle porte delle delle abitazioni dove un tempo vissero le persone a cui sono dedicate. Si tratta infatti dell’ultima residenza conosciuta dei deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti. Impressa su ciascuna pietra, per volere dell’artista, c’è scritto il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data della morte.
In Europa ne sono state installate già oltre 70.000 Pietre d’inciampo, la prima fu apposta a Colonia, in Germania, nel 1995. Grazie al passaparola oggi si incontrano Pietre d’Inciampo in oltre 2.000 città, tra cui Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Lussemburgo Norvegia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ucraina e Ungheria. In Italia, le prime Pietre d’Inciampo furono posate a Roma nel 2010 e attualmente se ne trovano a Bolzano, Genova, L’Aquila, Livorno, Milano, Reggio Emilia, Siena, Torino, Venezia oltre ad altri numerosi centri minori. Dal 16 gennaio 2025, a questo lungo elenco, ci unirà anche Ferrara.
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