Comacchio
2 Ottobre 2024
I carabinieri, dietro il coordinamento della Procura di Ferrara, hanno eseguito l'applicazione della misura cautelare per stalking nei confronti dell'ex fidanzata

Sotto casa del rivale con la mannaia. Portato in carcere per altri guai

di Davide Soattin | 2 min

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Altri guai per il 52enne che, nella nottata tra martedì 24 e mercoledì 25 settembre, era stato fermato e arrestato sotto casa di un rivale, mentre impugnava una mannaia e nascondeva un bisturi e una bottiglia piena di acido muriatico, a Lido di Pomposa.

Ieri (1° ottobre) – infatti – la Procura ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare in carcere con l’accusa di stalking nei confronti dell’ex fidanzata. Al momento quindi, arrestato dai carabinieri, l’uomo – italiano, già noto alle forze dell’ordine – è stato trasferito all’interno del carcere di via Arginone.

L’uomo, dallo scorso mese di maggio, con le sue continue condotte vessatorie e moleste, aveva indotto l’ex compagna a vivere in un vero e proprio stato di paura e ansia, costringendola a cambiare abitudini di vita. Controllo costante del telefono, controllo delle frequentazioni e delle amicizie della donna, scenate violente di gelosia, sono solo alcuni dei comportamenti che sono stati contestati all’uomo attraverso i numerosi interventi dei Carabinieri e l’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ferrara.

L’uomo non accettava infatti la fine della relazione sentimentale e continuava a chiamare e inviare messaggi alla donna. In un caso l’aveva raggiunta in un esercizio commerciale offendendola e rivolgendosi con toni minacciosi anche alle amiche presenti e al suo datore di lavoro.

Per i fatti della scorsa settimana, la Procura gli aveva contestato la tentata violazione di domicilio, il porto abusivo d’arma e la minaccia. Il giudice gli aveva convalidato l’arresto e disposto la liberazione con obbligo di dimora nel luogo di residenza e divieto di uscire dalla propria abitazione dalle 20 alle 7.

In quella circostanza, solamente il tempestivo arrivo dei carabinieri a seguito aveva evitato che la situazione degenerasse irrimediabilmente.

Il 52enne era stato fermato e immobilizzato con non poca fatica dagli operanti. Infatti, nonostante il loro intervento, l’uomo aveva comunque provato a scavalcare il cancello del cortile dell’abitazione per raggiungere il suo obiettivo, un uomo pregiudicato della zona, che aveva minacciato di morte.

Inoltre, durante le fasi del fermo, l’arrestato era stato trovato in possesso di un bisturi e di una bottiglia di acido muriatico che aveva nascosto sotto gli indumenti, che poi erano stati messi sotto sequestro dai militari dell’Arma.

Davanti al gip Silvia Marini, l’uomo si era giustificato dicendo che il suo era stato un gesto disperato dopo le minacce e gli episodi intimidatori che aveva detto di aver ricevuto dal suo rivale, ma che non aveva nessuna intenzione di fargli del male.

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