Politica
3 Ottobre 2024
Intervento della consigliera del Movimento 5 Stelle Marzia Marchi sulla moria della pianta a parco Massari

La fiaba del Bosso perduto

di Redazione | 5 min

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di Marzia Marchi*

Ai bambini che frequentano, giustamente entusiasti, la mirabolante Ferrara in Fiaba forse bisognerebbe raccontare anche la “fiaba del bosso perduto”, che sicuramente dovrebbe interessare soprattutto i loro genitori.

C’era una volta una signora del M5S, docente e ambientalista, che il 22 luglio 2024, in qualità di consigliera, chiese di avere gli atti relativi alla manutenzione del Parco Massari, visibilmente sofferente e chiuso dal 3 al 5 di luglio per trattamento di disinfestazione. Il 2 di settembre, con un ritardo non consono alla richiesta di una consigliera, ricevette finalmente i dati, in primis l’ordinanza (1186 del 3/07/24) nella quale lesse che l’Ente gestore del Verde (FerraraTua) “ha rappresentato come unica soluzione possibile per contrastare efficacemente il parassita (Cydalima perspecatilis) e preservare le siepi di bosso che disegnano i percorsi del parco, quella di effettuare un trattamento antiparassitario in tempi strettissimi” che necessitava la chiusura del Parco.

Peccato che nelle prestazioni obbligatorie da contratto tra Ferrara Tua e Comune alla tabella 13: Manutenzione parchi (Parco Massari, il Parco Pareschi, Piazza Ariostea e Parco Bassani) sia prevista “la manutenzione delle siepi e l’eventuale ripristino di porzione di siepe danneggiata, l’eliminazione delle erbe infestanti, la potatura di mantenimento degli arbusti, la potatura annuale di rimonda del secco di tutti gli alberi, la spollonatura, il diserbo delle superfici pavimentate, la irrigazione di soccorso alle giovani piante, la raccolta foglie”. La si informa comunque che l’evidenza degli interventi effettuati in corso d’anno si può visualizzare sul portale Programma verde Ferrara Tua dove si trovano i report quadrimestrali in cui però si evidenziano soltanto raccolta erba e sfalci pianificati e non si trova mai nulla riguardo le problematiche incontrate durante i servizi e le scelte per affrontarle, come fitopatologie o attacchi parassitari appunto, o problemi di stabilità della vegetazione.

Sulla questione della funesta moria del bosso le si risponde che: “la piralide del bosso (Cydalima perspecatlis) è un lepidottero che sverna come larva in un bozzolo tessuto in autunno tra le foglie. In primavera la larva completa il suo ciclo di sviluppo e dopo circa 4 settimane di alimentazione si impupa nascosta nella vegetazione. A maturità sfarfallano gli adulti che daranno inizio alle generazioni primaverili estive”

Sempre scrivono che esiste un prodotto, il Bacillus thuringiensis var.kurstaki efficace specificatamente verso i lepidotteri che richiede irrorazioni abbondanti sulle piante ma, si dice, non è più ammesso per l’utilizzo nel verde pubblico. Le si allega inoltre una lettera vergata dall’assessore Balboni che chiede di poter usare comunque il prodotto, data la disastrosa proliferazione della letale bestiolina.

La lettera inviata da Ferrara Tua al Servizio Fitosanitario regionale il 7 maggio 2024 – comunque a infestazione già avvenuta – che avrebbe richiesto una chiusura del parco di 48 ore, non ha mai ottenuta risposta, quindi alla fine di giugno, a danno realizzato, Ferrara Tua, in accordo con l’Ufficio Verde, valuta la possibilità di intervenire sul bosso con il Permex 22E usato prevalentemente come zanzaricida. Interviene Exera che ha già l’appalto con Ferrara Tua e scatta l’urgenza del 3 luglio.

I risultati sono visibili nei video girati il 22 di luglio e l’11 di settembre.

Conclusioni: Il gestore del Verde Ferrara Tua conosceva benissimo l’evoluzione del lepidottero che dorme nel bosso in autunno-inverno e si sveglia a primavera e sapeva che compie da 2 a 4 generazioni l’anno. Sapeva di non poter usare il Bacillus thuringensis, unico efficace contrasto, senza l’autorizzazione del Servizio Regionale (che ha chiesto comunque in estremo ritardo) e sapeva che i prodotti a base di piretroidi, poi utilizzati, non vanno usati in primavera per non danneggiare gli insetti impollinatori e quindi interviene in luglio a bosso morto!

Quello che non sapeva – evidentemente – è che da una semplice ricerca nella banca dati dei fitofarmaci del Ministero della Salute emerge l’esistenza di molti prodotti a base di Bacillus Thurigensis, con etichette modificate il 18 settembre 2023, perfettamente registrati per l’uso su arbusti ornamentali, verde urbano e piante forestali. Mentre il Permex22E, utilizzato in maniera impropria in tempi e modi sbagliati, è efficace unicamente contro i ditteri e NON contro i lepidotteri .

La consigliera chiederà pertanto all’Amministrazione ed altresì a Ferrara Tua di esibire la comunicazione che ha impedito l’uso dei prodotti a base di Bacillus Thurigensis nei tempi giusti (gli unici che avrebbero potuto evitare lo scempio) per meglio comprenderne le motivazioni e chiederà altresì come mai sia stato usato un fitofarmaco specifico per zanzare e altri ditteri, quindi assolutamente inefficace e inutile contro i lepidotteri e con probabili danni e rischi per molte altre forme di vita del Parco.

Certo è che se il Parco Massari viene sottratto sempre più spesso alla sua vitale funzione di antico spazio verde e viene utilizzato ormai senza tregua per qualsivoglia iniziativa – basta vedere il sistema di illuminazione a giorno attaccato agli alberi con tanto di potentissimi contatori – è chiaro che la manutenzione del verde diventa ininfluente. Se l’obbiettivo è quello di offrire pizze gourmet sotto gli alberi rinascimentali, festival cantanti, mercati e fiere che lo invadono di furgoni e automobili, che valore verrà mai dato alle vecchie piante di bosso dei vialetti che richiamavano gli antichi giardini Estensi?

Il bosso perduto si potrà ripiantare ma la consapevolezza della fondamentale importanza del rispetto della natura rischia di essere perduta per sempre.

*consigliera comunale del Movimento 5 Stelle

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