Eventi e cultura
1 Ottobre 2024
Tutto esaurito anche per la serata organizzata all'ex refettorio del chiostro di San Paolo con le letture di Michele Placido e la proiezione di "Il deserto rosso"

Spazio Antonioni. Quasi in 500 nel giorno della nascita del regista ferrarese

di Redazione | 3 min

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Pontelagoscuro, ponte di frontiera

Si inaugura sabato 12 ottobre a Pontelagoscuro, la mostra temporanea “I ponti di Ponte” a cura della Pro Loco di Pontelagoscuro. L’iniziativa storico-culturale, inedita a Pontelagoscuro, è inserita nel programma dell’Antica Fiera di Santa Teresa coordinata dal Comitato Vivere Insieme e patrocinata dal Comune di Ferrara

Spazio Antonioni è stato visto da 496 persone nel giorno in cui cade la nascita del grande regista ferrarese premio Oscar alla carriera – era nato appunto a Ferrara il 29 settembre del 1912 – lo spazio espositivo è rimasto aperto gratuitamente, dando la possibilità a quasi cinquecento persone di scoprire parte dell’archivio che Antonioni ha consegnato alla città (oltre 47mila oggetti tra cui lettere, pellicole, premi, dischi…) e che ora è visibile nel museo di corso Porta Mare 5, vicino a Palazzo dei Diamanti.

Tutto esaurito ha fatto poi la serata organizzata all’ex Refettorio del Chiostro di san Paolo, prima con la lettura a cura di Michele Placido della corrispondenza tra il regista e Tonino Guerra in merito a Il deserto rosso, e poi con la visione del capolavoro che celebra i 60 anni dalla prima proiezione. Presenti per l’occasione Enrica Fico Antonioni e l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli.

“Per presentare il film – ha sottolineato Enrica Fico Antonioni – avevo pensato, insieme a Lora Guerra, moglie di Tonino, di usare la voce di Michelangelo, in alcune lettere scritte a Tonino durante la lavorazione della sceneggiatura. Le lettere sono molto toccanti. Michelangelo scrive a Tonino non solo della sua visione del film, ma di quello che fa durante la giornata, di quello che vede, quello che immagina. Leggere le sue parole è un po’ come imparare ad essere sceneggiatori, ad essere registi, ad essere osservatori acuti della realtà. Sono lettere inedite e ringrazio di cuore Lora per averle messe a nostra disposizione. Le parole di Michelangelo hanno bisogno di una gran bella voce e di una voce con una bella anima. Ho pensato subito a Michele Placido, che con noi ha voluto uno spazio dedicato ad Antonioni, e che nascesse qui, a Ferrara”.

“È la commozione di Wim Wenders in una lunga visita allo Spazio Antonioni a dare la misura della grande bellezza che rende omaggio ad uno dei più grandi registi del mondo. Abbiamo fortemente voluto questa doppia celebrazione per la nascita e per i 60 anni del primo film a colori del maestro ferrarese”, è il commento dell’assessore alla Cultura Marco Gulinelli.

La ricorrenza del sessantennale de Il deserto rosso è accompagnata anche dalla presenza eccezionale allo Spazio Antonioni di due opere materiche di Alberto Burri concesse generosamente in prestito dalla Fondazione Alberto Burri e da una prestigiosa collezione privata: Rosso plastica e TTX, allestite nella sezione dedicata al film, evidenziano la perfetta sintonia tra le ricerche visive e cinematografiche dei due maestri nella comune riflessione sulla disgregazione prodotta dalla società moderna.

Il dialogo incessante di Antonioni con le arti visive è inoltre al centro della mostra Fuori fuoco: Giorgio Morandi / Cy Twombly, che resterà aperta allo Spazio Antonioni anche durante l’autunno. Grazie alla generosa disponibilità del Museo Morandi di Bologna, della Fondazione Nicola Del Roscio e della Galleria Mattia De Luca, l’esposizione è prorogata fino al 1° dicembre.

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