Gentile Direttore,
leggo sulla stampa locale della premiazione del concorso di iniziativa Acer, rivolto ai propri utenti di edilizia residenziale e con lo scopo, cito dall’articolo, “di creare un ambiente favorevole all’accoglienza e al soggiorno” premiando in una apposita sezione chi si occupa dell’abbellimento dei balconi e dei giardini di pertinenza dei propri alloggi.
Ora, considerando che il condominio Garibaldi e i palazzi contigui il giardino interno l’avevano da oltre ottant’anni e che tutta l’area del cortile è stata da Acer frazionata e venduta, che una buona parte degli alberi è stata abbattuta e un’altra, se non si muove in fretta qualcosa sarà presto tabula rasa, e che questo magnifico polmone verde diventerà un grande parcheggio, mi pare che Acer usi due pesi e due misure nel sancire chi può, premiato, godere del verde e chi no perchè il verde l’aveva e non l’avrà più.
Acer ha ancora alcuni appartamenti nei palazzi dei condomini di cui si parla: e se i suoi affittuari avessero partecipato al concorso, cosa avrebbero abbellito? Il parcheggio che hanno di fronte? Magari con un bel vaso di crisantemi per sancire il saluto definitivo ad uno spettacolare esempio già confezionato di “Nel bello si vive meglio”, per citare il titolo del concorso Acer.
Grazie per l’attenzione.
M. Rita Orsatti