Politica
27 Settembre 2024
Interpellanza delle opposizioni a sindaco e giunta con la quale chiedono lumi sull'impianto di cui è stata approvata la realizzazione

Biometano Villanova. “A che punto è l’iter autorizzativo?”

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Paolo Govoni dalla Camera di Commercio a Sipro

L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale

Provincia, cala il debito e c’è un tesoretto di 8 milioni

Facendo un paragone con il 2023, fra le principali entrate correnti si registra un aumento della RcAuto (da 11,5 milioni a 11,9) e dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt), passata dai 9,7 milioni del 2023 ai 10,4 dell’anno scorso. Un andamento che lentamente sta riallineando l’entrata al periodo pre-covid.

Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Lista Anselmo Sindaco e La Comune di Ferrara tornano a chiedere lumi, tramite interpellanza, sull’impianto a biometano di cui è stata approvata la costruzione a Villanova.

Vogliono sapere “a che punto sia l’iter autorizzativo dell’impianto e il rispetto delle prescrizioni richieste dall’Autorizzazione Unica rilasciata da Arpae Sac Ferrara del 10/11/2022”, e anche “quali siano state le valutazioni positive che l’amministrazione comunale ha considerato ai fini del rilascio del parere favorevole all’autorizzazione per la costruzione dell’impianto, nonostante il parere negativo del consiglio comunale del 21 febbraio 2022, peraltro con variante agli strumenti urbanistici e permessi di costruzione in deroga al regolamento edilizio”.

Il dubbio è “se si ritiene che siano state fatte tutte le valutazioni necessarie relative all’impatto ambientale” dell’impianto, soprattutto se confrontate con la presenza di altri impianti (attivi o in via di costruzione o riconversione dal biogas). Chiedono anche “se esiste una valutazione costi/ benefici rapportato ai residenti sul territorio” e “quali siano i fornitori di materia prima per l’impianto, i concedenti dei terreni per lo spandimento del digestato, quanta distanza percorreranno per raggiungere la centrale e se esistano i relativi contratti di cessione obbligatori richiesti dalla normativa o se ci sono ancora semplici lettere di intenti”.

Chiedono quindi lumi sull’impatto del traffico e su quale sia il ritorno per economico per il territorio dell’operazione oltre ai benefici per la comunità e l’impatto sul modello di transizione energetica ed ecologica promosso dall’amministrazione.

“La produzione di biometano – spiegano – potrebbe essere ascritta quale economia circolare per le aziende agricole deputate alla valorizzazione dei sottoprodotti delle colture a seminativo e della produzione zootecnica e all’utilizzo del biometano come fonte di energia nell’ambito dell’azienda stessa, ma non è il caso della centrale di Villanova per la quale terreni e impianti zootecnici dichiarati disponibili nel progetto, sono in disponibilità ad aziende diverse e dislocate anche a distanze significative dalla centrale, poiché le dimensioni dell’impianto richiedono superfici dell’ordine di migliaia di ettari”.

Il traffico che si verrebbe a generare per il reperimento delle materiale organico per il funzionamento della centrale e per lo smaltimento del digestato. I consumi energetici e un indice Eroi (indice di ritorno energetico), utile a misurare “il rapporto tra energia realizzata e consumata” che “risulta decisamente basso: 1,4”. Tornano a far notare che “la soglia considerata utile per la sostenibilità economica è pari a 3 (tale indice è 5 per l’eolico e 7 per il fotovoltaico)”.

“Ad oggi – concludono – non è conosciuto a che punto siano le procedure riguardo il permesso a costruire di competenza del Comune di Ferrara e nei fatti la verifica puntuale degli aspetti esecutivi di dettaglio, con particolare riferimento alle norme edilizie, di sicurezza/igiene/salubrità delle costruzioni ed alle norme di sicurezza sismica degli edifici, come previsto dall’atto autorizzativo, né per gli altri atti, accordi, convenzioni indispensabili per la realizzazione del progetto”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com