Politica
26 Settembre 2024
Zanirato: "Una legge liberticida e ideologica che questa destra ha voluto e che priva le persone della loro libertà". Tagliati: "Una strategia estremamente identitaria di riduzione degli spazi della democrazia"

No al Ddl sicurezza. Cgil e Uil davanti alla prefettura per dire “no a una legge sbagliata”

di Pietro Perelli | 4 min

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“Liberi di manifestare, no alla repressione”. Contro il Ddl Sicurezza in tutta Italia e anche a Ferrara, davanti alla Prefettura, si sono riunite oggi Cgil e Uil, con loro anche Anpi e molti rappresentanti locali della forze di opposizione, dal Pd al Movimento 5 Stelle passando per Sinistra Italiana.

“Siamo qui per dire no a una legge sbagliata – dice Massimo Zanirato segretario provinciale della Uil -. Una legge liberticida e ideologica che questa destra ha voluto e che priva le persone della loro libertà“. “È evidente – aggiunge Veronica Tagliati segretaria provinciale della Cgil – che questa è una strategia estremamente identitaria di riduzione degli spazi della democrazia“.

“Guardiamo il compagno o la compagna che abbiamo alla nostra destra o alla nostra sinistra perché potrebbe essere l’ultima volta che lo vediamo”, rincara Zanirato spigando che questa legge “priva le persone che vogliono manifestare un’opinione diversa la possibilità di farlo“. Il segretario della Uil è preoccupato per la possibilità di dissenso e di manifestare le proprie opinioni in caso “delle molte crisi aziendali che stiamo vivendo”. “Se togliamo ai lavoratori la possibilità di manifestare i loro problemi e le loro sofferenze come facciamo?”

Non solo i lavoratori ma anche i migranti e i giovani. Quando Veronica Tagliati parla di legge identitaria si riferisce agli inasprimenti “delle misure punitive verso i cittadini migranti” ma anche verso produttori e consumatori di cannabis light. “Nascondono all’opinione pubblica – aggiunge – che si prova ad aumentare la sicurezza dei cittadini senza affrontare i reali problemi, problemi spesso dovuti alla povertà o alla  difficoltà nell’accoglienza” per cui servirebbe migliorare “le reti di accoglienza e le reti sociali”. “Ci sarebbe anche bisogno che il governo facesse la sua parte per le condizioni dei lavoratori delle forze dell’ordine, perché non stanziano le risorse necessarie al rinnovo del contratto collettivo?”.

Si concentra sui giovani invece Fabio Anselmo che ricorda Federico Aldrovandi. Parla “di come lo Stato oggi vede i giovani come lo era lui. Quelli che studiano, osservano, criticano e si impegnano. Protestano e lottano sognando un mondo migliore. Federico era anche questo. Era un ragazzo così. Avrebbe vissuto così ma gli è stato negato un futuro proprio oggi, 19 anni fa da quello stesso Stato che oggi considera i ragazzi come lui, nemici da sconfiggere, da sbattere in galera. Ddl 1660. Quanti di loro ne rimarranno vittima? Subire senza protestare, altrimenti c’è la galera. Subire in silenzio e a capo chino la violenza di questo mondo sempre più loro ostile. Questo siamo diventati”. “Una legge – aggiunge – che non riduce ma elimina gli spazi di protesta. Eliminare qualsiasi chances di protesta per chiedere un mondo migliore” oltre a colpire “i deboli, gli ultimi, gli immigrati”.

Ringrazia i sindacati Ilaria Baraldi (Pd) specificando che quella di ieri non deve essere “solo la nostra protesta e non solo in parlamento ma anche nel dialogo con i cittadini che mi pare manchino ancora di consapevolezza rispetto a questo disegno di legge”. Si tratta infatti di “norme che colpiscono chiunque, non è una quesito di parte ma il diritto di ciascuno o di noi di vivere appieno la nostra cittadinanza“.

“Oggi bisognava esserci – dice Sergio Golinelli segretario di Sinistra Italiana Ferrara -“. “Notavamo – aggiunge – che per come è costruita colpisce il dissenso politico, i sindacati, i militanti del clima e la marginalità. Una legge con nomi e cognomi“. Se passa “è stato di polizia, è insicurezza per tutte le persone che vogliono manifestare il proprio dissenso”.

Una legge che, aggiunge Davide Nanni (Pd), “comprime in maniera preoccupante gli spazi di manifestazione democratica”. È inoltre “inutile perché va ad appesantire le carceri mentre già stanno scoppiando” e una legge che provoca “danni economici perché colpisce il settore della cannabis light”. “Voglio vedere – conclude – se con questo decreto legge sgombrano anche Casa Pound”.

“Profondamente preoccupato” anche Paride Guidetti come “tutto il Movimento 5 Stelle”. “Quando la sicurezza – dice – viene usata come pretesto per limitare diritti fondamentali, bisogna vigilare e garantire che le misure adottate non compromettano la natura democratica dello Stato. Questo richiede una partecipazione attiva della cittadinanza, una stampa libera e soprattutto la capacità di dialogare e riflettere su quali siano i reali confini tra sicurezza e libertà“.

Zanirato e Tagliati sono stati ricevuti dal Prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello che manderà comunicazione a Roma del dissenso verso il Ddl sicurezza manifestato anche a Ferrara.

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