“L’esigenza di tutelare l’ambiente in senso lato e di salvaguardare la salute dei cittadini nella contestuale ottica di preservare il territorio e di trasmetterlo il più integro possibile alla posterità, come per altro prevede l’articolo 9 della Costituzione, deve incidere nelle scelte politiche. L’obiettivo è promuovere uno sviluppo ecocompatibile che sia, tuttavia, in costante bilanciamento con la crescita economica, il benessere sociale e il progresso senza debordare in irrealizzabili illusioni ma rendendo possibili modelli virtuosi di sostenibilità suffragati da dati e analisi scientifiche imparziali e oggettive. Ciò per evitare deleterie contrazioni della nostra economia e della nostra industria e puntare, al contrario, sull’innovazione tecnologica e sulla competitività”.
Lo ha dichiarato il parlamentare Jacopo Morrone, presidente della ‘Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’, intervenendo, a Ferrara Fiere, all’apertura del ‘Remtech Expo’, ‘stati generali del risanamento, rigenerazione e sviluppo sostenibile dei territori per la transizione giusta’.
Morrone ha anche rappresentato la necessità di “effettuare un ripensamento del sistema normativo vigente in materia ambientale, attraverso una razionale revisione della disciplina penale ambientale che tenga conto delle criticità rilevate sia sul fronte del controllo operato dagli addetti del settore che degli esiti dell’attività giurisprudenziale”.
Durante l’intervento il presidente della Commissione ha citato alcune affermazioni “condivisibili e lungimiranti” rilasciate dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione, tra cui la necessità di perseguire l’indispensabile autonomia energetica del Paese con un ritorno ‘strategico’ al nucleare di ultima generazione.
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