Cento. Si è riunito il direttivo di Orgoglio Centese, organo che fin da inizio mandato, ha dettato la linea politica della lista civica che siede in consiglio comunale.
È stato impostato il lavoro per i prossimi mesi ma si è anche svolto un confronto interno sulla linea politica tenuta e quella da tenere. “È emersa la necessità – fanno sapere – di rimanere super partes pur avendo la base elettorale che attinge principalmente nel centrodestra, dato che ancora oggi i partiti politici, in particolar modo quelli di Ferrara, impongono strategie e candidati ai propri sostenitori e tesserati trasformando la politica locale in una questione di tifo e di bandiere, piuttosto che di interesse per il bene della città”.
L’esempio che portano è “l’imposizione di Fabrizio Toselli come candidato sindaco fregandosene altamente della volontà dei centesi, poi rivelatosi il consigliere più assente in assoluto di questa legislatura e recentemente si è dimesso tradendo di fatto i 5853 centesi che lo avevano votato al ballottaggio”.
Ma ne è stata prova anche “il voto del centrodestra in questi tre anni di legislatura che quasi mai è riuscito ad avere una posizione unitaria sui temi trattati in consiglio comunale, compresa la recente delibera sull’area ex sim bianca, che risulta un passo storico atteso da trent’anni a Cento, ma che per logiche poco comprensibili non ha visto il voto favorevole dei rappresentanti dei partiti di centrodestra che presenti con quattro gruppi sono riusciti ad esprimere quattro posizioni diverse”.
Insomma Orgoglio Centese sente “la necessità di essere gli unici veri civici” anche a causa “del clima irrespirabile che una certa parte politica di destra ha portato, dove perfino i cittadini comuni quando mostrano apprezzamenti verso l’operato dell’amministrazione, devono parlare sottovoce per non subire attacchi personali o peggio insulti”.
“Come il presidente del consiglio Matteo Veronesi ha ben chiarito anche durante la seduta – aggiungono -, non è il modus operandi di Orgoglio Centese perché crediamo in una politica migliore, che rispetta davvero il proprio ruolo istituzionale e in primis i cittadini”. È stato infatti “ribadito che essere minoranza non significa votare no a prescindere, ma prendersi l’onere di votare in base al beneficio che i cittadini ottengono con ogni singola delibera”.
“Orgoglio Centese – aggiungono – ha sì apprezzato alcune scelte operate dalla giunta, ma allo stesso tempo è stata molto critica ove necessario, come ad esempio la questione rifiuti o la mancanza di un vero piano industriale di Clara”.
“Nonostante gli attacchi subiti, addirittura da senatori della repubblica, – concludono – la base di Orgoglio Centese rimane salda e conferma quanto fatto sino ad ora, felicemente lontani da logiche dannose di partito. È allo stesso tempo necessario che chi all’interno della lista e del gruppo non si riconosca in questi valori apartitici, si faccia avanti e lo dica, anche a fronte delle numerose iniziative, tra cui il nuovo tesseramento, intendiamo intraprendere”.
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