Interno Verde, il festival dedicato ai giardini segreti di Ferrara, ha lasciato a bocca aperta residenti e turisti, accogliendo tra sabato 14 e domenica 15 settembre oltre 3.000 visitatori.
L’evento ha dimostrato una profonda vocazione intergenerazionale, coinvolgendo un pubblico composto da giovani coppie, gruppi di amici, famiglie con bambini, adolescenti e anziani. «Siamo davvero felici, soprattutto per la grande partecipazione della comunità» commentano gli organizzatori de Il Turco, Licia Vignotto e Riccardo Gemmo, «dalle famiglie che hanno eccezionalmente aperto al pubblico le porte dei loro palazzi, ai 150 studenti che si sono impegnati per custodire questi luoghi tanto belli quanto delicati, alle tante associazioni e realtà locali che hanno collaborato a realizzare un programma ricchissimo di attività. A loro va la nostra più sincera gratitudine».
Tra gli spazi maggiormente apprezzati sicuramente la pittoresca limonaia di Casa Hirsch, l’elegante tempietto che chiude la corte di Palazzo Sinz, il silenzioso e meditativo chiostro di San Giorgio, lo straordinario parco di Palazzo Giulio d’Este, il romantico giardino della Casa degli Angeli e l’inaspettato frutteto urbano del Convento di San Francesco.
Sold out per le tante iniziative comprese nel programma: dalle passeggiate guidate curate dal MEIS al workshop di data visualization che Interno Verde ha organizzato insieme ai designer di Studio Nilo, dedicato agli alberi monumentali della Regione Emilia-Romagna. Grande interesse hanno suscitato anche le interviste realizzate live dai giovani redattori di Interno Verde Mag e i racconti proposti dai ricercatori del Tecnopolo nel chiostro di Santa Maria delle Grazie, per illustrare i progetti condotti da Unife per migliorare la sostenibilità del territorio. Le serate si sono chiuse sotto gli alberi del Parco Pareschi, dove si è ballato grazie ai dj chiamati da Disco Verde.
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