Sono una ciclista, ma anche un’automobilista.
Sinceramente non so se io abbia più timore di aver un incidente quando sono in auto o quando sono in bicicletta. Di esserne vittima o carnefice.
Non faccio riferimento a nessun fatto di cronaca, ma alla quotidianità.
Scagli la prima pietra chi non è mai tornato a casa pensando di essere scampato ad un incidente: pur guidando sobrio e rispettando i limiti come autista e le regole come ciclista.
Il fatto è che ci sono punti della nostra città e provincia (come accade in tanti altri luoghi) che vanno sicuramente gestiti con sensi unici e maggior visibilità. Certo che non si può prevedere tutto, ma pretendo che gli apparati dirigenziali all’interno degli enti pubblici deputati alla gestione della viabilità cerchino di precedere il cittadino nelle eventuali segnalazioni e non aspettino che accada l’inevitabile prima di decidere.
Sarebbe, comunque, utile avere la possibilità di un riferimento telefonico (per le persone che non sono in possesso di una alfabetizzazione digitale) e di una mail o di una app per chi lo è, che consenta responsabilmente di segnalare le situazioni di pericolo.
Grazie al Direttore per aver dato spazio a queste mie semplici riflessioni.
Marcella Mascellani