Attualità
16 Settembre 2024
Un gruppo di trenta cittadini ha iniziato a riempire il paese di striscioni e a raccogliere le firme contro la centrale a biometano che si vuole costruire. Già ottenuto incontro con il vicesindaco per il primo ottobre

No biometano. Gaibanella vuole respirare

di Pietro Perelli | 2 min

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“No biometano. Lasciateci respirare”. Iniziano a comparire i primi striscioni in paese e in prossimità delle zone dove dovrebbe sorgere la nuova centrale a biometano, a lato di quella già esistente, in via Palmirano. La raccolta firme tra i cittadini prosegue spedita con il porta a porta e se ne stimano già intorno alle 200 con adesioni anche da parte dei dipendenti delle realtà imprenditoriali della zona. Sono diverse quelle a meno di 500m dal luogo e contano centinaia di lavoratori.

Il paese è invece a circa 800 metri in linea d’aria, “la puzza non fa la strada” ci racconta Danila Ori, una dei circa 30 cittadini che si sono uniti nel gruppo “Gaibanella vuole respirare”. Si sono mobilitati da pochi giorni confrontandosi anche chi da anni si trova nella stessa situazione anche se loro, in realtà, i disagi già li conoscono visto che questa sarebbe la seconda centrale nella zona. Gli odori e l’aumento del traffico su strade ritenute non adatte al transito di numerosi mezzi pesanti ma anche la sostenibilità di questo tipo di operazione sono le principali rimostranze.

“Fare il bio per inquinare il doppio” sintetizza Ori. “Quanto gasolio consumi – aggiunge – a girare con tutte quelle botti”. Il trasporto delle biomasse utilizzate, dagli scarti ai reflui zootecnici percorrono molti chilometri per arrivare. “Dove sono gli allevamenti di polli nella nostra zona?” si chiede ricordando che c’è anche la pollina tra le sostanze di cui è previsto l’utilizzo per il funzionamento dell’impianto. Oltre all’inquinamento e al consumo stradale causato dall’aumento del traffico è chiaro che nonostante si chiami biometano le sue proprietà sono identiche a quelle del gas fossile e quindi anche l’inquinamento causato dalla sua combustione.

Chi vive nelle vicinanze, come quella della borgata della stazione, ha visto “svalutato del 40% il valore della casa”. Una casa che magari aveva comprato per vivere tranquillo in campagna e invece ora rischia di diventare “come stare in corso Isonzo”.

Una cosa però già l’hanno (in parte) ottenuta, anche grazie all’intercessione di uno dei consiglieri comunali eletti con la lista Alan Fabbri Sindaco, Patrizio Girotto. Volevano un incontro con il sindaco Alan Fabbri a Gaibanella, ne hanno ottenuto uno con il vicesindaco Alessandro Balboni in Municipio il primo ottobre.

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