Cassa integrazione. A Ferrara in aumento del 24%
Continua a crescere la cassa integrazione in Emilia Romagna (+31% rispetto al 2024, +113% rispetto al 2023) con il primo trimestre del 2025 che ha fatto segnare il picco di 19 milioni di ore
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Per capire come prevenire la contaminazione da Pfas, i gruppi territoriale e consiliare del Movimento 5 stelle hanno organizzato un incontro dal titolo “Acque contaminate: contro l’inquinamento da pfas per un ambiente sostenibile”, che si terrà venerdì 9 maggio nella sala refettorio di via Boccaleone 19
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Gli Uffici Relazione con il Pubblico stanno conducendo un'indagine di Customer Satisfaction per rilevare la soddisfazione dei cittadini sulla qualità dei propri servizi erogati all'utenza
Quasi trenta milioni di euro e lavori (in diverse fasi) che iniziano ora nelle aree già cantierizzate e si concluderanno prima dell’estate 2026 per riqualificare il rilevato stradale di competenza di Autostrade per l’Italia (Aspi) che dal casello di Ferrara sud arriva fino allo svincolo verso la ss16 Adriatica (6km). Parallelamente la società che gestisce il tratto sta anche facendo le verifiche di sicurezza per il cavalcavia danneggiato nella notte tra il 4 e il 5 settembre per capire se è possibile una riapertura parziale della viabilità. Sono i temi di cui si è discusso in prefettura con il prefetto Massimo Marchesiello, i rappresentanti di Aspi guidati dal direttore del terzo tronco di Bologna Stefano Vimercati, il presidente uscente della Provincia di Ferrara Gianni Michele Padovani oltre a rappresentanti della Polizia Locale e della Polizia Stradale.
Per quanto riguarda i lavori si sono resi necessari come implementazione di quelli già previsti nell’ottobre 2021 a causa delle forti piogge del maggio 2023 e della conseguente alluvione. In un primo momento si era progettato di ammodernare i guardrail ormai vetusti mentre si è poi resa necessaria, a seguito di analisi strumentali, la pianificazione di lavori per il consolidamento del rilevato (la piattaforma su cui poggia la strada).
A causa degli eventi atmosferici del maggio 2023 i tecnici hanno infatti notato un cedimento che ha provocato uno spostamento rotatorio e franante della porzione di strada sulla quale poggiano le protezioni, segno del cedimento dei terreni sottostanti non più compatti. Per questo verrà eliminato il terreno vegetale con uno scavo a gradoni e posti alla base dei gabbioni di metallo pieni di massi utili a mantenere compatto il terreno che verrà reimmesso. A questo, nei tratti dove il rilevato supera i 3 metri di altezza saranno aggiunti dei tiranti per rafforzare ulteriormente la struttura. Terminati i lavori verrà installato un nuovo sistema di scolo delle acque e installate le nuove barriere.
Il cronoprogramma prevede di completare entro l’estate del 2025 la carreggiata est (quella che conduce verso l’A13) mentre quella opposta verrà terminata entro l’estate 2026. I lavori saranno eseguiti, dove possibili, contemporaneamente su più fronti, con interventi concentrati nei tratti già cantierizzati per ridurre al minimo i disagi alla circolazione. In entrambe le carreggiate rimarrà aperta una corsia di marcia durante il tempo dei lavori.
Il costo sarà di 28.763.127,77 euro (20.489.562,68 per lavori e sicurezza e 8.272.565,09 di somme a disposizione). I lavori, che si svolgeranno su più turni (in alcuni momenti anche quello notturno), vedranno avvicendarsi 30\40 operai alla volta.
In merito all’incidente occorso al cavalcavia nr. 120 sulla A13, avvenuto nella notte tra il 3 e 4 settembre 2024, che ha comportato danni strutturali all’infrastruttura a seguito dell’urto di un mezzo pesante, Autostrade per l’Italia ha invece già avviato le procedure di ispezione e valutazione del danno. Preliminarmente sono state eseguite le operazione per garantire la sicurezza. Ora si stanno compiendo esami strumentali approfonditi per capire se il cavalcavia potrà essere riaperto e con quali modalità, entro metà della prossima settimana si dovrebbero avere risposte.
Più lunghe invece le analisi e i calcoli matematici per capire come sviluppare l’intervento alla struttura danneggiata. L’obiettivo è quello di iniziare i lavori di ripristino entro i primi mesi del 2025.
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