Scegliere dove eseguire l’intervento anche in relazione al tempo di erogazione è possibile in provincia di Ferrara, grazie alla riorganizzazione dell’attività chirurgica con la gestione della lista unica per patologia a livello provinciale.
L’ottimizzazione dei percorsi e la riduzione dei tempi d’attesa sono obiettivi fondamentali, per le Aziende Sanitarie ferraresi, anche sul fronte degli interventi chirurgici. Tra le azioni messe in campo già da inizio anno c’è dunque anche questa riorganizzazione che prevede la possibilità di effettuare alcune tipologie di interventi a bassa e media complessità, anche ambulatoriali, nelle diverse strutture provinciali con idonee caratteristiche assistenziali.
Scegliere dove eseguire l’intervento anche in relazione ai tempi di attesa
“E’ un’opportunità che viene data, nell’ambito della gestione delle liste d’attesa dei percorsi chirurgici – spiega Mirco Santini direttore UO Governo Percorso Outpatient – soprattutto per quelle patologie di bassa complessità per le quali, in tutta la regione e anche nella nostra provincia, le liste d’attesa sono abbastanza sensibili. Abbiamo cercato, in collaborazione con i professionisti, di trovare una strategia per poter accelerare, sempre con elevati livelli di qualità e competenze, questo tipo di chirurgia anche sulle sedi a livello provinciale”.
“Con la lista unica provinciale – prosegue Santini – cittadini con patologie come ernie, colecistectomie non complicate, patologie proctologiche, possono essere inviati direttamente dai professionisti dei centri di riferimento (tipo Cona) sulle sedi territoriali (Ospedale del Delta o SS. Annunziata di Cento) dove magari c’è una lista minore con una maggiore possibilità di essere operati nei tempi necessari. Ricordiamo che stiamo parlando di patologie che prevedono tempistiche di intervento non superiori ai 12 mesi. Questo tipo di riorganizzazione vale non solo per la casistica a media e bassa complessità, ma anche per la chirurgia ambulatoriale”.
“Viceversa per quando riguarda invece i centri Hub sulle patologie complesse, principalmente quelle oncologiche, i centri periferici possono fare da centro di reclutamento e inviare i pazienti verso il centro di riferimento, ovvero l’Ospedale di Cona. Infine – ricorda Santini – soprattutto per la chirurgia ambulatoriale o in regime di day surgery, la rete territoriale può contare anche sulle strutture private accreditate. Nella nostra provincia infatti, come previsto dalla normativa regionale, abbiamo accordi di committenza con il privato accreditato anche per la chirurgia ambulatoriale, con clausole di garanzia di qualità e competenza”.
I dati a 6 mesi dall’avvio della riorganizzazione: più interventi e tempi di attesa ridotti
Una riorganizzazione, quella descritta da Mirco Santini, che viene monitorata sia per quanto riguarda i dati relativi ai pazienti operati che per quanto riguarda i tempi di attesa, con appositi tavoli in regione convocati mensilmente.
“I dati ci dimostrano un miglioramento – spiega Sara Effat Dir. Ing. Gestionale UO Governo Outpatient interaziendale – sia per quanto riguarda il numero dei pazienti operati sia per quanto riguarda i tempi di attesa. Se guardiamo la casistica a media e bassa complessità, nel primo semestre del 2024 a livello provinciale, gli interventi sono aumentati del 5,2 per cento con tempi d’attesa medi di 90 giorni a fronte di un target richiesto di 180 giorni. Per quanto riguarda invece la casistica oncologica, si registra un aumento del 16,4% con un tempo d’attesa medio di 22 giorni a fronte di un target regionale di massimo 30 giorni.”
“In sintesi dunque – conclude Effat – i dati ci confermano che la casistica a bassa complessità si è spostata sul territorio riducendo i tempi di attesa, mentre quella oncologica complessa si concentra sul centro Hub di Cona anche qui con tempi al di sotto di quelli massimi previsti per tali patologie”.