Politica
13 Settembre 2024
Giubelli e Zamorani parlano di una proposta di "estremo buonsenso" per cui chiedono al Pd di Ferrara di schierarsi: "Non è vietato aderire anche se Schlein non ha ancora preso posizione"

+Europa lancia il Referendum Cittadinanza e sfida il Pd

di Pietro Perelli | 3 min

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+Europa lancia anche a Ferrara il Referendum Cittadinanza di cui è promotrice insieme ad altri partiti e numerose associazioni per cui serve raccogliere 500mila firme entro il prossimo 30 settembre. La proposta principale è quella di dimezzare gli anni di residenza legale in Italia per poter fare domanda per la cittadinanza tornando alla situazione ante 1992.

A raccontare l’iniziativa Paolo Niccolò Giubelli, che a breve diventerà coordinatore di +Europa Ferrara, e Mario Zamorani storico esponente Radicale ora in + Europa, partito per cui si sono avviate le procedure di ricostituzione dopo la rottura durante le elezioni comunali a Ferrara.

Una proposta, quella del referendum, che Giubelli definisce “di estremo buon senso perché non si tratta di regalare la cittadinanza ma di darla a persone che sono da 5 anni nel nostro paese, che conoscono la lingua, lavorano e che pagano le tasse”. Non farlo equivarrebbe a fare “una selezione peggiore” e questo aumenterebbe anche “la qualità dell’accoglienza”. Insomma, buonsenso oltre a “essere una questione di giustizia”.

Una proposta che mira ad aiutare a risollevare anche gli indicatori legati alla natalità abbassando l’età media in Italia ormai in perenne crescita. Un problema che non potrebbe essere risolto con “nessuna politica sulla natalità” e che, come si dice ormai da anni, è importante per “risollevare gli indicatori economici del paese”.

In un colpo solo, secondo le stime dei promotori, si avrebbero 2,5 milio di nuovi cittadini a differenza di quanto accadrebbe con Ius Soli (500mila all’anno) e Ius Scholae (135mila persone l’anno). Non si tratta di una proposta completamente estemporanea, anzi, “il Referendum vuole allineare l’Italia ai maggiori paesi europei che hanno già compreso come promuovere diritti, tutele e opportunità garantisca ricchezza e crescita per l’intero Paese”.

L’iniziativa, che ha tra i principali promotori + Europa, vede anche l’adesione di Possibile, Partito Socialista Italiano, Radicali Italiani, Rifondazione Comunista oltre a numerose associazioni: Italiani senza Cittadinanza, CoNNGI, Idem Network, Libera, Gruppo Abele, Società della Ragione, A Buon Diritto, ARCI, ActionAid, Oxfam Italia, Cittadinanza Attiva, Open Arms, Forum Disuguaglianze e Diversità, Recosol, MAEC, InMenteItaca, Le Contemporanee, InOltre Alternativa Progressista.

Grande assente, sottolineano sia Giubelli che Zamorani, il Partito Democratico a cui chiedono: “Cosa volete fare?”

“C’è molto bisogno” del Pd per raggiungere lo scopo delle 500mila firme e, aggiunge Zamorani: “Avviso ai compagni. Non è vietato aderire anche se Schlein non ha ancora preso posizione”.

Un appello che si scontra con la provocazione finale dello storico coordinatore di +Europa che torna sulle elezioni comunali definendo le scelte fatte dal Pd e dalla coalizione “le più sbagliate dal dopoguerra ad oggi” che hanno portato al “più disastroso risultato elettorale dalla fine della guerra”. Rilancia quindi, come già fatto anche 5 anni fa, la necessità di un confronto pubblico. “La cosa incredibile è che non ci sia stata nessuna riflessione pubblica, per cui la faremo noi”. Nei prossimi giorni Zamorani inviterà gli esponenti principali del Pd, a partire dal segretario provinciale Nicola Minarelli. “Parteciperà? – si domanda – Se proprio non venisse ci sono sette consiglieri comunali. Uno di loro parteciperà?”

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