Comacchio
12 Settembre 2024
Avviata il 2 settembre, è coordinata dalla Prof.ssa Elisabetta Govi della Cattedra di Etruscologia bolognese ed è diretto sul campo dal Prof. Andrea Gaucci

Unibo. Terza campagna di scavo nell’antica città etrusca di Spina

di Redazione | 2 min

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Comacchio. Il 2 settembre l’Università di Bologna ha avviato la terza campagna di scavo nel sito dell’antica città etrusca di Spina. Il team di ricerca è coordinato dalla Prof.ssa Elisabetta Govi della Cattedra di Etruscologia bolognese ed è diretto sul campo dal Prof. Andrea Gaucci.

Vi partecipano studentesse e studenti dei Campus universitari di Bologna e Ravenna, della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, nonché dottorande e dottorandi della Sapienza – Università di Roma e dell’Università Parigi 1 Panthéon-Sorbonne, e assegniste di ricerca. Il lavoro sul campo è inoltre supportato dall’équipe di geoarcheologi dell’Università di Strasburgo e del CNRS francese.

L’Ateneo bolognese ha una concessione di scavo triennale e tutte le attività sono concordate con la funzionaria responsabile.

Le ricerche, condotte con la supervisione della Dott.ssa Carolina Ascari Raccagni della Soprintendenza di Bologna, si concentrano nella parte occidentale dell’abitato antico, a nord del Canale Collettore Mezzano, e sono svolte con il supporto logistico al Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara.

La campagna di scavo 2024 mira ad approfondire la struttura di un grande terrapieno, individuato in una precedente indagine, per incrementare i numerosi dati già raccolti nel 2023. Principali indizi a riguardo sono elementi in materiale organico: pali, travi, resti botanici come vinaccioli e altri semi, che ci raccontano di questo poderoso manufatto edificato in terra e legno e, di riflesso, degli abitanti della città etrusca che, attorno al 300 a.C. circa, lo realizzarono.

Un nuovo saggio di scavo, a breve distanza dal primo, ha invece il compito di comprendere il rapporto tra il terrapieno e le abitazioni della città che questo lambiva.

Le ricerche dell’Università non si fermano al solo mese di settembre. Il ruolo centrale degli studenti porta infatti allo sviluppo di tesi di laurea a Bologna e all’estero dedicate allo scavo, oltre a conferenze e pubblicazioni scientifiche e divulgative.

Grazie alla collaborazione con il Museo Delta Antico e con il Comune di Comacchio, lo scavo dell’Università di Bologna sarà aperto al pubblico, con apposite visite guidate, nelle giornate di venerdì 27 settembre (due turni: ore 16.00 e ore 17.00) e sabato 28 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio ed in modalità congiunta con la Soprintendenza (quattro turni: ore 11.00; ore 12.00; ore 16.00 e ore 17.00). Prenotazione obbligatoria al centralino del Museo Delta Antico al numero 0533 311316 o via e-mail a: info@museodeltaantico.com

A conclusione delle indagini sarà organizzato un incontro di restituzione delle attività svolte nelle recenti campagne di scavo, che si terrà a Comacchio il prossimo ottobre.

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