Eventi e cultura
11 Settembre 2024
La manifestazione torna nelle giornata di sabato 14 e domenica 15 settembre. Si potranno esplorare cinquanta spazi gentilmente aperti dai loro proprietari

Giardini e cortili segreti. A caccia di ‘tesori’ con Interno Verde

di Redazione | 6 min

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Eleganti corti rinascimentali, piccole oasi fiorite di tranquillità e pace domestica, labirinti di siepi e magnifici alberi secolari, orti medievali celati alla vista dei passanti dagli alti muri di cinta: Ferrara custodisce gelosamente, all’interno del proprio centro storico, uno spettacolare patrimonio di giardini e cortili segreti.

Un patrimonio che eccezionalmente, grazie alla manifestazione Interno Verde, si metterà a disposizione della collettività: ferraresi e turisti sabato 14 e domenica 15 settembre potranno esplorare cinquanta giardini, gentilmente aperti dai loro proprietari. Luoghi densi di suggestioni e ricordi, attraverso i quali è possibile leggere la storia, i cambiamenti e i vissuti della città.

Interno Verde ha raccolto la disponibilità di famiglie, istituzioni e aziende, che per un weekend apriranno porte e portoni, permettendo a chi vorrà partecipare all’evento di esplorare la città in modo intimo e inedito. Un’occasione unica per scoprire, dietro le facciate degli eleganti palazzi della capitale estense, un’anima verde tanto rigogliosa quanto capillarmente diffusa. Tra i luoghi da non perdere: Palazzo Giulio d’Este, sede della Prefettura; Palazzo Santini Sinz; Casa Hirsch; il Monastero di Sant’Antonio in Polesine.

L’obiettivo dell’associazione Ilturco – che dal 2016 cura l’appuntamento, affiancata dalla cooperativa Interno Verde – è sensibilizzare i visitatori al rispetto e alla cura dell’ambiente, fornire alla comunità una chiave per leggere e interpretare con maggiore profondità lo spazio urbano, sollecitare anche nei confronti degli ospiti provenienti da altre città una più completa comprensione del passato e maggiore consapevolezza della ricchezza presente, che necessita di essere tutelata e promossa.

Per questo ogni giardino sarà accompagnato da informazioni di carattere botanico, storico e architettonico, che durante i due giorni saranno a disposizione online oltre che presso i giardini coinvolti. Le descrizioni si potranno leggere nella mappa navigabile pubblicata nel sito del festival, oppure ascoltare in formato audio passeggiando tra i giardini. Le stesse schede, corredate di fotografie, saranno raccolte in un volume a colori a tiratura limitata, arricchito quest’anno dalle stravaganti immagini in 3D.

Tante altre iniziative collaterali saranno organizzate durante il weekend, in collaborazione con le associazioni e gli operatori culturali del territorio: mostre e incontri dedicati all’ambiente, laboratori per adulti e bambini, visite guidate, picnic e pranzi ispirati ai sapori della primavera. Per conoscere il programma completo dell’iniziativa e restare aggiornati sugli eventi collaterali si può fare riferimento al sito www.internoverde.it oppure seguire il festival su Facebook o su Instagram.

Le iscrizioni sono aperte online al sito www.internoverde.it. Per chi preferisce iscriversi di persona è già attivo l’infopoint presso la sede de Ilturco, in via del Turco 39, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, fino a venerdì 13 settembre. Nel weekend del festival l’infopoint si sposta al Parco Pareschi, con orario continuato dalle 9 alle 19. Per chi si iscrive entro venerdì 13 settembre il contributo richiesto è di 10 euro, 15 euro nei giorni del festival, sempre gratis per i bambini fino ai 13 anni di età. Alle persone iscritte verrà consegnato il braccialetto che funziona da pass e la mappa con gli indirizzi dei giardini e il programma delle tante attività organizzate. Il libro con le descrizioni e le fotografie a colori dei giardini, stampato in edizione limitata, si potrà acquistare con un contributo di 7 euro.

L’infopoint del festival per la prima volta verrà allestito al Parco Pareschi, grazie alla collaborazione avviata con Disco Verde, format musicale pensato per i più giovani. L’antico giardino privato della duchessa Renata di Francia, oggi parco pubblico nel cuore della città, sabato 14 e domenica 15 settembre diventerà l’epicentro di incontri, momenti di svago e di relax, picnic all’aria aperta e serate da ballare, sotto le stelle. Insieme al gazebo per le iscrizioni dei visitatori, disponibile dalle 9 alle 19, all’ombra degli alberi sarà allestito un punto ristoro, attivo dalla colazione al pranzo fino all’aperitivo, e un palco per djset e live set. L’atmosfera sarà rilassata e tranquilla di giorno, diventerà più ritmata e vivace mano a mano che ci si avvicinerà al tramonto. Tra i tanti gli artisti chiamati a suonare nella due giorni, spicca il nome di Marcellus Pittman, produttore e dj di rilievo internazionale, figura chiave della scena house di Detroit. La chiusura è prevista sabato alle 2 di notte, domenica a mezzanotte.

A Parco Pareschi verrà inoltre allestito un corner dedicato a Interno Verde Mag, il progetto editoriale lanciato dal festival lo scorso marzo: una giovane redazione che settimanalmente pubblica approfondimenti e riflessioni su come stanno cambiando i parchi, gli orti e i giardini in Italia e all’estero. Chi vorrà fermarsi per un picnic potrà godersi in relax, seduto o disteso sui teli, una piacevole pausa nel verde, ascoltando le interviste realizzate live dai redattori.
L’appuntamento è sempre alle 14.30: sabato con Marina Kovari si racconta il percorso di Citizen Science, che coinvolge la comunità ferrarese nello studio dell’ambiente, domenica invece si chiacchiera con l’artista Silvia Molinari, specializzata in acquarello botanico, firma di Gardenia e Lipu.

Anche la danza contemporanea gioca con gli spazi verdi più affascinanti e preziosi di Ferrara, che si trasformeranno in veri e propri teatri a cielo aperto, grazie alla speciale collaborazione avviata con il Teatro Comunale Claudio Abbado: dal cortile di Palazzo Bonacossi, disegnato da Girolamo da Carpi, al complesso rinascimentale di San Paolo. Corti, parchi e giardini diventeranno l’eccezionale scenografia di performance site specific, ideate e curate da compagnie e coreografi di rilievo internazionale. Da non perdere la prima nazionale di “Chorus–the day I Became a Cloud”, lo spettacolo parkour di Emanuele Soavi, studiato per gli spazi di Palazzo Schifanoia, e il nuovo lavoro di Andrea Marici, “Cosmic Lounge”, che sarà a Palazzo dei Diamanti insieme alla stupefacente viaggio virtuale dentro il “Don Juan” di Johan Inger, proposto da Aterballetto. Per tutti gli iscritti a Interno Verde il biglietto per il singolo spettacolo costerà 6 euro. Gli appuntamenti saranno replicati più volte ogni giorno, per conoscere nel dettaglio i titoli proposti e prenotare: www.teatrocomunaleferrara.it

Nella sede de Ilturco sabato 14 settembre si terrà poi un workshop gratuito di data viz, rivolto a giovani grafici e illustratori, studenti di agronomia, botanica e biologia. I partecipanti, guidati dai designer di Studio Nilo, si impegneranno per realizzare un’immagine che in modo chiaro, efficace e coinvolgente possa sintetizzare e comunicare una mole significativa di dati, inerenti gli alberi monumentali dell’Emilia-Romagna. Mentre gli iscritti lavoreranno nelle sale dell’associazione, in giardino si potrà visitare la mostra delle tavole realizzate nelle precedenti edizioni del workshop, che accompagna il festival di città in città, da Ferrara a Parma, da Piacenza a Mantova. L’iniziativa si realizza grazie al sostegno dell’Otto per Mille Valdese.

Interno Verde rivela la sua vera natura: sembra un festival di giardini, in realtà è un festival di relazioni. Per questo ringrazia di cuore i proprietari dei meravigliosi spazi che con grande e mai scontata generosità hanno aderito all’iniziativa, e gli oltre 150 volontari che accoglieranno i visitatori e custodiranno questi luoghi, tanto belli quanto delicati. La manifestazione non sarebbe stata possibile senza il prezioso supporto dell’amministrazione
comunale di Ferrara e degli sponsor, tra cui Coop Alleanza 3.0. La manifestazione è infine patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune e dall’Università di Ferrara, dall’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, dall’Associazione Nazionale Pubblici Giardini.

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