Santa Maria Maddalena. Una folla di amici si stringe alla famiglia e ai parenti per l’ultimo saluto a Filippo Pregnolato davanti alla chiesa di Santa Maria Maddalena. Oltre al paese sulle sponde del Po in molti sono arrivati da Ferrara così come da Rosolina, il cui sindaco Michele Grossato era presente insieme all’amministrazione di Occhiobello guidata dalla sindaca Irene Bononi.
“Pregno” era un grande tifoso della Spal e per diversi anni ha anche giocato nelle giovanili della squadra biancazzurra prima di tornare alla società calcistica del paese, La Vittoriosa, di cui è stato capitano. E quel rapporto speciale con la Curva Ovest è balzato subito all’occhio ieri, quando nel piazzale della chiesa parrocchiale sventolavano tante bandiere e sciarpe spalline.
Ad appoggiare una sciarpa sul feretro anche i giocatori della Spal guidati da capitan Antenucci e mister Dossena oltre al dg Luca Carra e al ds Alex Casella. L’incidete fatale era avvenuto proprio di ritorno dalla trasferta della Spal a Perugia dello scorso 31 agosto.
Per la cerimonia sono state predisposte anche alcune modifiche alla circolazione, per poter accogliere tutte le persone che desideravano salutare il giovane mentre a lato della chiesa è stato anche installato un maxischermo.
In chiesa il parroco, Valerio Valentini, zio del defunto, parla di “funerale contronatura: la morte è sempre un enigma, ma in casi come questo non dovrebbero mai essere i genitori a caricarsi del doloroso peso di condurre al camposanto un figlio”.
Dal pulpito parla anche la madre di Filippo, Antonella. Fa suo un pensiero di Sant’Agostino sul trapasso ultraterreno: “Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il vecchio nome familiare. Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Sorridi, pensa a me e prega per me. Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima. Pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto. È la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Cos’è questa morte se non un incidente insignificante? Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Va tutto bene; nulla è perduto. Un breve istante e tutto sarà come prima. E come rideremo dei problemi della separazione quando ci incontreremo di nuovo”.
Per l’amministrazione comunale di Occhiobello è il vicesindaco Davide Valentini a parlare, per ricordare l’impegno di Filippo nel volontariato e a servizio della comunità.
Al termine della celebrazione, ad accogliere il feretro trasportato all’esterno della chiesa, i cori degli ultrà e lo striscione “Il tuo sorriso ci accompagnerà per sempre”.