Argenta. Il Tar ha accolto il ricorso presentato da alcuni cittadini di Argenta contro la realizzazione della variante della SS16 e dovrà essere rifatto lo screening ambientale. “L’accoglimento del ricorso – spiega il sindaco Andrea Baldini – è dovuto a vizi procedimentali delle amministrazioni statali. Si apre adesso un nuovo scenario inaspettato, per il quale nel quale non ci sottrarremo al lavoro”.
Nella sentenza i giudici sottolineano che il quadro normativo è mutato dal 2001 ad oggi. Fu infatti in quell’anno che fu approvata la Via (valutazione impatto ambientale) così “il procedimento dovrà retroagire al segmento colpito dal vizio che ha determinato un intervento caducatorio”.
Viene inoltre fatto notare dal Tar che “negli ultimi vent’anni anche il contesto si è alterato con la messa a dimora di alberature di pregio e impianti di frutteti”. Chiaramente, aggiungono, “è indubbio che vent’anni siano un intervallo temporale tale da imporre già in via generale e a prescindere dalle specificità della fattispecie concreta, particolare cautela da parte dell’amministrazione comunale”.
“Le sentenze non si commentano – dice invece Baldini -, ma ciò che abbiamo letto oggi frena in modo brusco le prospettive di crescita della nostra comunità: le amministrazioni statali hanno portato avanti una procedura che oggi è stata giudicata viziata, e a causa di ciò facciamo un grande balzo indietro. Il progetto dovrà essere ‘riaperto’ e si dovrà ripartire con un nuovo screening ambientale, che vedremo se confermerà le valutazioni di quello originale. Uno stop che possiamo prevedere faccia sicuramente sfumare l’apertura del cantiere entro l’anno, e per chissà quanto, considerato il possibile aumento dei prezzi che potrebbe alzare, per l’ennesima volta, il costo dell’opera”.
Il sindaco fa notare che negli ultimi cinque anni si erano fatti passi avanti enormi. “Dal progetto definitivo – dice -, a quello esecutivo, al finanziamento e alla gara del progetto. Quest’anno l’affidamento dei lavori a una ditta seria, già al lavoro nei mesi scorsi. Siamo sicuri che da Roma, adesso, verrà fatto tutto quello che è possibile perché il procedimento non si blocchi ancora. Chiederemo che tutta la filiera istituzionale faccia il possibile perché la procedura venga riaperta e conclusa nel più breve tempo possibile. Abbiamo bisogno di vedere il primo metro di quella che per Argenta, Ferrara, Ravenna è un’infrastruttura da troppo tempo necessaria, per la sicurezza, per lo sviluppo e il benessere della nostra comunità”.
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