Politica
4 Settembre 2024
Dopo la visita con la Camera Penale il deputato di Fratelli d'Italia pone l'attenzione su alcuni punti: dall'aumento degli agenti alle offerte per il recupero e il reintegro in società

Malaguti interroga Nordio. Chiede un vicecomandante per la Casa Circondariale

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Appena uscito dal carcere minaccia barbiere e clienti con forbici e cocci di bottiglia

È successo nel pomeriggio di ieri, venerdì 13 settembre, intorno alle 18. L'uomo, che tre giorni prima aveva tentato di rapinare una donna nel parcheggio dell'ospedale di Cona è entrato in un negozio di barbiere in zona Gad, ha prelevato delle forbici appoggiate sul bancone e con quelle ha minacciato i presenti per avere la somma di 50 euro

Musumeci: “Dobbiamo promuovere la cultura del rischio”

Il Ministro della Protezione Civile e per le politiche del mare Nello Musumeci sul palco della festa regionale di Fratelli d’Italia a Lido degli Estensi per parlare delle conseguenze dell’alluvione che segnano ancora oggi il dramma di una intera regione

“Riqualificazione Piazza Travaglio, un’occasione mancata”

La recente uscita sulla stampa ci lascia oltremodo perplessi non solo sul reale significato che l’amministrazione comunale intendeva dare alla ‘partecipazione’, ma anche sulla realizzazione del progetto stesso. Ci sembra di capire dalla descrizione al momento un po’ vaga che ha fatto il vicesindaco che si tratti, ancora una volta, di una occasione mancata e poco coraggiosa

Dopo la visita al Casa Circondariale di Ferrara con la locale Camera Penale per “Ristretti in agosto”, iniziativa nazionale promossa dall’Osservatorio carcere dell’Unione camere penali, per monitorare le condizioni di vita dei detenuti, il deputato di Fratelli d’Italia Mauro Malaguti interroga il ministro della giustizia Carlo Nordio.

“In previsione dei nuovi mille agenti e 20 dirigenti previsti dal Dl Carceri nei prossimi 2 anni – scrive -, se si voglia considerare l’invio di un vicecomandante e alcuni agenti presso la Casa circondariale di Ferrara, gestita con grande disponibilità e professionalità dagli attuali dirigenti e agenti pur nella riscontrate difficoltà e a carenza di organici”.

Una delle criticità sottolineate dalla Camera penale dopo la visita e ripresa dal deputato nella sua interrogazione è proprio l’assenza di un vicecomandante addirittura dal 2015.

“Anche la struttura carceraria di Ferrara – scrive Malaguti -, che conta 391 unità di detenuti a fronte di una capienza di 244 e 157 unità di personale a fronte 216, con la mancanza di un vicecomandante dal 2015, come molte altre strutture nel nostro paese, sconta una serie di criticità nelle condizioni di vita dei detenuti e in quelle di lavoro della Polizia penitenziaria, che sono l’eredità di decenni di sostanziale inattività nella gestione degli edifici carcerari nazionali”.

Nel corso della visita, “incontrando gli agenti di polizia penitenziaria e i detenuti, sono emerse una serie di suggerimenti e indicazioni utili in particolare per il nuovo Commissario delegato all’edilizia carceraria”.

Tra queste: “Il rapporto agenti-detenuti, ad esempio, non è un indicatore esaustivo per valutare il personale necessario alla gestione di una struttura, perché alcuni reparti speciali, come quello dei collaboratori di giustizia, dei sottoposti a 41bis, del reparto in isolamento, richiedono l’impiego di un numero di agenti molto superiore in percentuale al numero di detenuti, rispetto alle necessità dei reparti di detenuti comuni”.

Per questo motivo è stata fatta notare l’utilità di “accomunare certi ‘reparti speciali’ solo in alcune strutture, che non tolgano troppi agenti ai reparti di detenuti comuni, numericamente più consistenti ma anche più semplici da gestire e che quindi richiedono meno personale penitenziario”.

Tra i detenuti sono poi in molti a chiedere “di poter lavorare o proseguire studi interrotti, non solo universitari, ma anche delle scuole primarie, considerando le limitate risorse di bilancio si potrebbe pensare anche all’impiego di insegnanti volontari, che eventualmente volessero dare la disponibilità, riconoscendogli la maturazione di punteggi utili per i concorsi pubblici”.

“Considerando che il primo fine delle strutture carcerarie è il recupero e reintegro in società – conclude Malaguti -, anche con l’apprendimento di lavori e professionalità che possano offrire opportunità lavorative una volta scontata la pena, e che anche solo per passare ore all’aria aperta diversi carcerati chiedono di poter lavorare, sarebbe utile individuare eventuali nuove strutture carcerarie, o dotare ove possibile quelle già esistenti, di ‘colonie agricole’ e laboratori di pertinenza del carcere stesso, che offrano ai detenuti tali opportunità”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com