Basket
2 Settembre 2024
Gli eroi della Mangiaebevi si sono ritrovati a decenni di distanza dall’inizio di una storia bellissima: Ebeling e Jordan erano i primi americani a Ferrara, a guidare la squadra Calamai. E la partita con Roseto, entrata nella leggenda del nostro sport

Mangiaebevi, reunion 42 anni dopo della squadra divenuta leggenda

di Redazione | 2 min

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Un mito iniziato quarantadue anni fa. È questo la Mangiaebevi Ferrara, una squadra che ha fatto innamorare la città ed è entrata di diritto nella leggenda del nostro sport. Gli eroi di quell’indimenticabile epopea, a più di quattro decadi di distanza, si sono ritrovati per una reunion nel ricordo di un’avventura meravigliosa ed emozionante, che ha segnato generazioni di appassionati ferraresi.

Stagione 1981-1982. Ancora non c’era il tiro da tre punti in Italia. La Moto Malaguti è promossa in A2, e la Ferrara della pallacanestro raggiunge per la prima volta nella sua storia la Serie A. Dal palazzo di via Porta Catena ci si sposta nel nuovo palazzetto di Piazzale Azzurri d’Italia, che per i ragazzi più giovani sembra così lontano.

La città si accende di entusiasmo. E con la Serie A arrivano nella nostra città anche i primi giocatori d’oltreoceano: il compianto Charles Jordan, direttamente dalla Fortitudo Bologna, e John Ebeling, ferrarese d’adozione, la cui canotta svetta alla Bondi Arena sopra la curva di casa.

Insieme a loro, tra gli altri: Albertazzi, Monari, Morelli, Sanguettoli, Bonora, Panzini. A dirigere l’orchestra Marco Calamai, guida dei biancoverdi per i tre anni in Serie A2 prima della retrocessione del 1985.

Bisogna attendere un rocambolesco finale di stagione, quando la matricola terribile Mangiaebevi diviene leggenda, in un campionato con piazze storiche del basket italiano, come Caserta, Napoli, Siena, Udine, Benetton e Reggio Emilia. Ferrara, a due giornate dal termine, è relativamente tranquilla con quattro punti di vantaggio sulla Cover Jeans Roseto penultima, mentre la Farrow’s Firenze è già spacciata da tempo. Ma non c’è ancora la matematica.

E il destino, quando vuole, è beffardo. Alla penultima giornata la Mangiaebevi cade a Udine, mentre la Roseto di Roscoe Pondexter riesce a sconfiggere la capolista Bergamo di Charlie Recalcati. La partita finale? Ferrara contro Roseto.

In un palasport straripante di tifosi, va in scena il 13 marzo del 1982 la partita che vale una stagione: vincono gli ospiti 70 a 81, il tabellino di Pondexter dice 31. La classifica: Ferrara e Roseto a 20 punti, si va allo spareggio salvezza sul campo neutro di Livorno una settimana dopo.

Mille tifosi ferraresi approdano in Toscana al seguito dei biancoverdi, che non commettono gli stessi errori di approccio alla partita, come ha ammesso lo stesso Calamai: 26 punti per Monari ed Ebeling, 24 per Jordan e 15 di Albertazzi stendono Roseto. È 96 a 84 per la Mangiaebevi, accolta a grande festa al rientro a Ferrara. Il resto è storia; anzi, leggenda.

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