Economia e Lavoro
31 Agosto 2024
Ieri (30 agosto) mattina il flash mob a Bologna. Il movimento è partito da Claudia Calderoni, maestra precaria di San Giuseppe di Comacchio

Idonei 2020, la protesta davanti all’Ufficio Scolastico Regionale

(Foto di Flc Cgil Reggio Emilia)
di Redazione | 2 min

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Sit-in ieri mattina (venerdì 30 agosto) a Bologna dove, davanti all’Ufficio Scolastico Regionale di via de’ Castagnoli, un centinaio di insegnanti precari dell’Emilia-Romagna hanno manifestato contro il ministro Giuseppe Valditara.

Tra i motivi del flash mob c’erano la volontà del ministero di limitare le assunzioni del personale docente a 45mila unità rispetto agli oltre 64mila posti liberi e vacanti e – contemporaneamente – l’intenzione di bandire nuovi concorsi Pnrr.

La protesta è partita da Claudia Calderoni, portavoce del coordinamento Idonei 2020, già precaria di scuola primaria a San Giuseppe di Comacchio, dove vive e insegna.

La manifestazione di ieri è stata coordinata in contemporanea con altre nove regioni, tra cui Sardegna, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Toscana, Lazio, Liguria e Piemonte.

La problematica era stata affrontata nei giorni scorsi anche dalla Flc-Cgil regionale che aveva annunciato la sua presenza in piazza al fianco degli insegnanti: “È una scelta sbagliata, irrazionale, lesiva dei diritti dei lavoratori che hanno già partecipato ad un concorso e sono risultati idonei. Questi insegnanti hanno diritto ad un lavoro stabile e i ragazzi hanno diritto ad una scuola senza contraccolpi e di qualità. Tanti sono i posti vacanti ma il governo è sordo a qualsiasi sollecitazione. Si vuole lasciare la scuola nel caos, nell’incertezza, nella precarietà. Prima di bandire altri concorsi si assumano gli idonei del concorso 2020 e di quelli successivi. Ricorreremo alla Corte Europea e apriremo un confronto con le forze parlamentari”.

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