La mostra “Anselmo Ballester. Nascita di un archivio”, curata da Luca Siano e prodotta da Ferrara La Città del Cinema, è stata inaugurata ieri mattina (29 agosto) in Sala Laguna a Venezia nell’ambito delle Giornate degli Autori e della Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Fino al 6 settembre il pubblico potrà intraprendere un viaggio nell’universo di Ballester, dai primi del ‘900 fino agli anni Cinquanta del secolo scorso.
“Una giornata molto importante per Ferrara La Città del Cinema perché – spiega Stefano Muroni, presidente della filiera – con questo evento abbiamo inaugurato ufficialmente il nostro percorso dedicato alla valorizzazione dell’archivio Ballester. Abbiamo siglato un accordo quinquennale con gli eredi e in questi anni ci impegneremo al massimo per dare luce all’artista sia in Italia sia all’estero”. Ballester lavorò a numerosi film divenuti poi pietre miliari del cinema, in parete ci sono materiali legati a “Ombre rosse” di John Ford, “Il grande caldo” di Fritz Lang e “Signora per un giorno” di Frank Capra. Tra le particolarità un disegno a carboncino del 1910 realizzato da Ballester all’età di 13 anni e ad oggi inedito.
Successo evidenziato anche da Luca Siano: “Grande partecipazione sia da parte degli addetti ai lavori sia del pubblico più giovane. La conferenza di apertura è stata molto seguita, ho cercato di accompagnare gli spettatori nel mondo di Ballester attraverso le opere esposte che sono una piccola parte dei tesori custoditi nell’archivio”. Poi aggiunge: “Il pubblico ha compreso la maestria di Ballester. Aveva la capacità di sviluppare l’artwork definitivo già a partire dagli schizzi passando dai bozzetti fino ad arrivare al manifesto finale”. Non un appuntamento fine a se stesso, piuttosto l’inizio di un percorso. “Valorizzeremo l’archivio e le opere, un lavoro lungo e faticoso ma estremamente esaltante”, conclude il curatore.
“Tornare per il terzo anno a Venezia, e ogni volta con un progetto diverso, è motivo di grande soddisfazione. Ferrara La Città del Cinema – aggiunge Muroni – sta portando avanti un importante lavoro di valorizzazione e divulgazione del patrimonio cinematografico italiano. Il nostro ente, che pone al centro formazione e produzione, si concentra con entusiasmo e determinazione anche sulla tutela e la promozione dei grandi maestri del passato, soprattutto per quanto riguarda i pittori di cinema e l’arte dei manifesti”. Poi conclude con una suggestione: “Questa è la seconda mostra temporanea curata da Luca Siano che abbiamo portato a Venezia, a Ferrara ne abbiamo realizzate due permanenti. È bello pensare che proprio a Ferrara potrebbe nascere il museo nazionale del manifesto cinematografico”.
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