L’ottimizzazione dei percorsi e la riduzione dei tempi d’attesa sono obiettivi fondamentali, per le Aziende Sanitarie ferraresi, anche sul fronte degli interventi chirurgici. Tra le azioni messe in campo già da inizio anno c’è la riorganizzazione dell’attività chirurgica con la gestione della lista unica per patologia a livello provinciale.
Questa riorganizzazione prevede la possibilità di effettuare alcune tipologie di interventi a bassa e media complessità, anche ambulatoriali, nelle diverse strutture provinciali con idonee caratteristiche assistenziali. Il cittadino ha dunque la possibilità di scegliere dove eseguire l’intervento anche in relazione al tempo di erogazione
Grazie a questo progetto già nel primo semestre del 2024 gli interventi di chirurgia generale a media e bassa complessità sono aumentati del 5,2 per cento con tempi d’attesa medi di 90 giorni a fronte di un target richiesto di 180 giorni.
“Oltre che sulla specialistica ambulatoriale, ci siamo fortemente impegnati anche sul contenimento dei tempi d’attesa per la chirurgia – sottolinea la direttrice delle Aziende sanitarie ferraresi Monica Calamai -. L’unificazione delle liste chirurgiche a livello provinciale che si sta realizzando e la riorganizzazione dell’attività sui diversi presidi in relazione al livello di complessità, consentirà di dare risposte sempre più puntuali e qualitative alle esigenze di salute dei cittadini del Ferrarese e di accrescere la loro possibilità di scelta”.
Nello specifico la riorganizzazione prevede: la definizione di strutture ospedaliere territoriali specializzate nell’assistenza di pazienti affetti da specifiche patologie per la chirurgia a bassa e media complessità (le cosiddette strutture “focused-factory“); la centralizzazione delle procedure chirurgiche complesse nell’ospedale hub provinciale, come ad esempio quelle per le patologie oncologiche presso l’Ospedale di Cona.
Ad oggi, quindi, il paziente che si presenta negli ambulatori di Chirurgia di Cona e che necessita di intervento di chirurgia generale a bassa complessità, quale: Riparazione di ernia inguinale; Riparazione di ernie ventrali primitive o secondarie (laparoceli) ≤5 cm; Emorroidectomie; Colecistectomie laparoscopiche senza complicazioni; Chirurgia dei tegumenti (asportazione di Cisti/Lipomi), può essere inserito, concordandolo con lui, nelle liste di attesa dell’ospedale del Delta o di Cento, così da assicurare una maggiore tempestività di esecuzione dell’intervento.
Allo stesso tempo gli interventi oncologici si stanno sempre più concentrando sul “Sant’Anna”.
I primi risultati stanno già arrivando: i dati aggiornati a maggio per gli interventi oggetto di monitoraggio, evidenziano un miglioramento sia per volumi che per performance dei tempi d’attesa.
Gruppo di interventi monitorati |
Gen-Mag 2023 |
Gen-Mag 2024 |
Differenza volumi in % |
CHIRURGIA ONCOLOGICA |
312 |
363 |
+16,4 |
PROTESI D’ANCA |
240 |
294 |
+22,5 |
CARDIOLOGIA E CHIRURGIA VASCOLARE |
267 |
272 |
+1,87 |
CHIRURGIA GENERALE |
612 |
644 |
+5,2 |
TOTALE |
1431 |
1573 |
+9,6 |
Fonte dati Reportistica Dinamica RER
A livello provinciale si nota un aumento del 16,4% della casistica oncologica con un tempo d’attesa medio di 22 giorni (target regionale entro i 30 giorni) e un +5,2% della casista di chirurgia a bassa complessità e non urgente con un tempo d’attesa di 90 giorni (target regionale entro i 180 giorni).
Prossimo step, unificare il sistema di gestione delle liste d’attesa tra Azienda Usl e Azienda Ospedaliero Universitaria, anche dal punto di vista informatico: il relativo progetto gode di fondi PNRR dedicati.
Inoltre, il protocollo di intesa 2023 tra Regione Emilia-Romagna e l’Associazione Italiana di Ospedalità Privata (AIOP) ha consentito di rafforzare ulteriormente l’impegno per la partecipazione ai programmi di riduzione delle liste di attesa per ricoveri chirurgici programmati. Questo anche attraverso la stesura di accordi specifici per il recupero della casistica di chirurgia a bassa complessità, ritenuta più critica nei tempi di erogazione.
Per l’anno 2024 gli interventi commissionati al privato a livello locale non riguarderanno solo quelli di emorroidectomia, colecistectomia laparoscopica e riparazione di ernia inguinale, ma anche quelli di chirurgia a bassa complessità che possono essere spostati in regime ambulatoriali, quali lipomi, cisti e chirurgia dei tegumenti.
Misure tutte finalizzate a migliorare ulteriormente la già positiva performance dei tempi di intervento.
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