Controlli intensi ai Lidi tra il 31 maggio e il primo giugno
Weekend di controlli da parte dei Carabinieri nelle zone della movida di Comacchio e dei Lidi
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Il Comitato per i referendum sul lavoro 2025 di Ferrara esprime "sdegno e condanna per il vile attacco alla campagna referendaria da parte di ignoti che nella giornata del primo giugno hanno strappato e lacerato i manifesti per il Sì ai quesiti referendari su lavoro e cittadinanza"
Un uomo ferrarese di 60 anni è stato trovato senza vita all'interno del proprio appartamento in via Poletti, a Ferrara
Dopo la notte di festa, è tempo di rivivere le emozioni e di tirare le somme per le contrade vincitrici delle corse al Palio di sabato sera in Piazza Ariostea. Estense.com ha raccolto le testimonianze dei tre presidenti che hanno visto issare la bandiera della propria contrada alle finestre di Palazzo Municipale
Emozione, tensione, gioie e delusioni. È stata un’edizione del Palio di Ferrara che difficilmente dimenticheremo, tra le luci di Piazza Ariostea illuminata nella notte ferrarese e il canto dei contradaioli che hanno tenuto sveglia la città fino a tardi
di Nicolò Govoni
Nell’insolita e “nuova” location che ruota attorno a Corso Ercole I d’Este ha preso ufficialmente il via la trentasettesima edizione del Ferrara Buskers Festival, che si allontana, così, per la prima volta dal pieno centro cittadino.
Il rivoluzionario format con l’ingresso a biglietto, scelta molto coraggiosa ma che va rispettata, è stato il principale motivo di polemica delle ultime settimane. E, come poteva essere prevedibile, il primissimo impatto con il Festival, a detta di molti appassionati che seguono da sempre la manifestazione, è la mancanza della tradizionale calca che si assiepa in cerchio intorno alle esibizioni degli artisti. E non di certo per la scarsa qualità di chi si esibisce: perché il talento c’è eccome. A mancare, invece, sono proprio i ferraresi: quelli che passeggiando in centro nelle serate di fine agosto si fermavano incuriositi ad assistere alle performance di strada. D’altro canto, però, sono tantissimi i turisti, stranieri e soprattutto provenienti da tutta Italia.
La serata si è aperta con il talk dedicato alla nascita del Festival: è questa una delle grandi novità, azzeccate, dell’edizione 2024, l’ampliamento dell’offerta di intrattenimento. Incontri, mostre e laboratori per i più piccoli nei palazzi di Corso Ercole d’Este e a Parco Massari sono sicuramente un’altra bella faccia, insolita ma molto apprezzata, di questi nuovi Buskers.
Nella limonaia della Prefettura a Palazzo Giulio d’Este, Stefano Bottoni, ideatore della manifestazione nell’ormai lontano 1987, e lo staff dei primi anni di Festival hanno dato ufficialmente il via a questa edizione, con una testimonianza toccante ed emozionante proprio dell’artefice dei Buskers: “Ho avuto il privilegio di essere ascoltato. Quando nella mia officina entrò Lucio Dalla, in un pomeriggio di novembre dell’’87, mi raccontò di aver suonato in strada a Bologna: la sua storia era identica a quello che avevo in mente di fare a Ferrara. ‘Se lo farai, chissà che non venga a suonare’, mi disse mentre usciva”.
La strada molto timidamente inizia a riempirsi, con il pubblico e l’andirivieni di artisti, provenienti da tutto il mondo, con strumenti e attrezzatura di scena, in attesa di dare il via alle danze. L’atmosfera al Parco Massari è molto gradevole, gli stand gastronomici lavorano e la musica comincia a risuonare nell’aria. Si porta a casa grandi applausi lungo i vialetti del parco il gruppo tedesco Ramm Tamm Tilda, tra musica e coinvolgimento del pubblico.
Davanti ai cancelli d’ingresso del Massari, l’esibizione sicuramente più originale di serata: Pick My Pose mantiene la posizione che gli assegnano i passanti, mentre attira l’attenzione lo spettacolo dell’ungherese Imre Bernath. Un’altra novità, i Buskers a Palazzo dei Diamanti: nella splendida cornice rinascimentale del loggiato d’ingresso, le tre ragazze coreane della Yi Seo Band incantano con la loro musica orientale tra tradizione e modernità.
I palazzi di Corso Ercole d’Este si animano: nella limonaia della Prefettura Valerio Aprea, insieme a Gianni Fantoni, ricorda e omaggia Mattia Torre, scomparso prematuramente, mentre a Palazzo Turchi di Bagno apre i battenti la mostra sulla storia dei Buskers. Sull’acciottolato, invece, è la musica a farla da padrona, con spettacoli di tutti i generi: Ataya, S.Taki, Mango Muñeco, Hodmadoddery e Longobuddies da una parte, Lazy Grass String Band e Cosmonautix dall’altra attirano applausi con esibizioni di ogni genere, dalle forme più classiche alla contaminazione musicale.
Sotto la Supeluna blu, alta e grande nel cielo notturno, l’ultima scena è tutta per gli austriaci del Flame Rain Theatre: uno spettacolo pittoresco di fuochi sul Quadrivio Rossettiano che lascia il pubblico a bocca aperta. Si chiude in grande la prima serata di manifestazione degli artisti di strada, ma l’intrattenimento è proseguito nella notte al parco Massari con il Dopofestival.
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