Cronaca
21 Agosto 2024
La Procura di Ferrara ha chiuso le indagini. Per l'accusa avrebbero architettato un raggiro ai danni dell'Agenzia delle Entrate e di Poste Italiane

Presunta truffa col Bonus Facciate. Cinque rischiano il processo

di Davide Soattin | 2 min

Leggi anche

Il padre abusò di lui. Sarà sentito in appello

La Corte d'Appello di Bologna ha accolto le richieste della difesa e sentirà un giovane diciassettenne, parte offesa nel processo che vede imputato il padre per aver abusato sessualmente di lui quando aveva 6 anni

Ferì i parenti con la fiocina. Convalidato l’arresto

Nel pomeriggio di ieri (29 aprile), il gip del Tribunale di Ferrara ha convalidato l'arresto del 64enne Sergio Boera, l'uomo che lo scorso 25 aprile ha ferito i vicini di casa e parenti Lauro Collini e Graziana Arlotti con due colpi di fiocina a Boara

Pedopornografia. Assolto 65enne per non aver commesso il fatto

Assolto per non aver commesso il fatto. È questa la sentenza pronunciata martedì 29 aprile dal giudice Marco Peraro nei confronti di Massimo Restivo Caponcello che doveva rispondere del reato di detenzione o accesso a materiale pedopornografico

La Procura di Ferrara ha chiuso le indagini nei confronti di cinque persone, finite nei guai perché – secondo l’accusa – avrebbero architettato una truffa da ai danni dell’Agenzia delle Entrate e di Poste Italiane – con successivo autoriciclaggio di 1.245.000 euro in Ungheria – utilizzando come escamotage il Bonus Facciate a fine 2021.

A rischiare il processo – attualmente – sono un ragioniere 83enne di Treviso, un imprenditore edile 63enne di Novara, un 68enne ferrarese amministratore di tre società e, infine, un 49enne di nazionalità italiano e una 59enne di nazionalità ungherese, titolari di due società ungheresi.

Nello specifico, secondo il castello accusatorio, l’imprenditore edile piemontese avrebbe emesso fatture false a nome di una sua azienda – dichiarata fallita a febbraio 2022 – per complessivi 7.868.992 euro e relative a lavori mai effettuati per il Superbonus nei confronti di 37 persone totalmente ignare dell’operazione, come loro stesse testimonieranno davanti alla polizia giudiziaria, con l’obiettivo – secondo gli inquirenti – di creare un credito di imposta fittizio da scontare presso Poste Italiane.

Per farlo si sarebbe servito di un intermediario che la Procura avrebbe individuato nella figura del ragioniere trevigiano di 83 anni che, attraverso il proprio studio professionale, tra il 29 e 30 settembre e il 30 ottobre 2021, avrebbe trasmesso via telematica le 37 presunte false dichiarazioni alle direzioni provinciali dell’Agenzia delle Entrate di Treviso, Padova e Vicenza, riuscendo a ottenere il riconoscimento di un credito di imposta pari a 7.082.027 euro, che sarebbe stato poi monetizzato attraverso la cessione ad altri soggetti.

Di questi, per la Guardia di Finanza che ha svolto le indagini, una parte – pari a 3.332.027 euro – sarebbe stata ceduta a un 68enne ferrarese che, attraverso le tre società di cui era amministratore, il 27 ottobre 2021, avrebbe poi provveduto a scontare parzialmente quella somma (1.500.000 euro) presso Poste Italiane. Dopodiché, lo stesso avrebbe integralmente girato la somma ricevuta dalle Poste (1.245.000 euro) a due società ungheresi che – per l’accusa – infine la avrebbero fatta sparire.

Ai cinque, che si sarebbero procurati quindi un indebito credito di imposta pari a 7.082.027 euro, reso liquido per l’ammontare di 1.245.000 euro con danno uguale per lo Stato e per Poste Italiane, poi autoriciclati a seguito del trasferimento in Ungheria, vengono contestati – in concorso – i reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, truffa ai danni dello Stato o di ente pubblico e autoriciclaggio. Reati di cui ora potrebbero risponderne, davanti al giudice, nei prossimi mesi.

 

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com