Argenta. Schianto auto contro camion la notte scorsa a Ponte Bastia. Nel pauroso incidente è andata distrutta una vettura, una Tivoli Blu scuro, ridotta ad un ammasso di lamiere contorte. Era diretta verso Lavezzola. Nella violenta collisione è andata dapprima a sbattere contro la fiancata sinistra dell’autoarticolato, ed in seconda battura è rimbalzata nel piazzale di un frequentatissimo bar, poco distante dalle vetture in sosta e dai clienti del locale. L’altro mezzo pesante coinvolto, che carico di pomodori viaggiava in senso contrario di marcia, ha accusato lo scoppio di una gomma ed ammaccature del cassone.
Dalla vettura ridotta a un rottame è miracolosamente uscito, senza gravi ferite, il conducente, un uomo di 43 anni di Argenta che, preso in cura dall’equipe medica del 118, è stato però trasportato, a bordo dell’ambulanza, all’ospedale sant’Anna di Cona per essere sottoposto ad accertamenti clini più approfonditi. Illeso invece chi stava alla guida del Tir.
Il sinistro è avvenuto in piena curva, laddove però a quanto pare la riga di mezzeria risulta scarsamente visibile. Traffico in tilt, indirizzato su percorsi alternativi per un paio d’ore dai Carabinieri, che hanno effettuato le indagini del caso e il servizio viabilità. Sul posto anche i Vigili del Fuoco di Portomaggiore.
Pure stavolta si leva alta la voce che chiede la realizzazione dell’ultima tranche in territorio argentano della variante alla statale 16, nel tratto compreso tra la rotatoria di Argenta e Ponte Bastia, teatro di questo ennesimo sinistro. “L’11 luglio scorso – spiega il sindaco Andrea Baldini – il Tar si è riunito per discutere e decidere in merito a un ricorso avanzato da alcuni frontisti e all’avvio o meno dei lavori. Ma a tutt’oggi la sentenza non è stata ancora depositata”. Al momento dunque il progetto resta in stand by. Ma resta anche il fatto che in quei sei chilometri di strada, lungo il vecchio e da sempre trafficato tragitto, è aumentato in modo esponenziale il numero di veicoli, soprattutto camion che, a centinaia, notte e giorno, spaccano in due il paese di San Biagio. Sfrecciano anche a elevate velocità, a ridosso di case, negozi e attività commerciali. Resta insomma un alto rischio viario e per l’incolumità delle persone. Cui vanno aggiunti rumori e fumi di scarico inquinanti, nonchè danni alle cose e abitazioni.
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