Comacchio
14 Agosto 2024
L'uomo viaggiava su suo scooter con un tasso alcolemico quattro volte superiore al limite consentito

Convalidato l’arresto del 48enne comacchiese che ha investito Giuseppina Quaglia

di Redazione | 2 min

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Comacchio. Convalidati dal Gip gli arresti domiciliari per il quarantottenne comacchiese che nella notte di sabato 10 agosto ha investito, uccidendola, Giuseppina Quaglia a Porto Garibaldi, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. L’udienza si è tenuta nella mattinata del 13 agosto presso il Tribunale di Ferrara.

Il 118 e i carabinieri di Comacchio erano intervenuti sabato scorso sul lungomare di Porto Garibaldi, in via dei Mille, all’altezza del civico 42, per l’investimento della novantaduenne deceduta all’impatto.

Dai primi rilievi tecnici e dalle testimonianze raccolte sul posto, le pattuglie dell’Arma intervenute hanno accertato che, poco prima, un uomo in sella al suo scooter, dopo avere effettuato un sorpasso a forte velocità di due autovetture, ferme alle strisce pedonali in attesa che Giuseppina Quaglia attraversasse, aveva travolto l’anziana.

La malcapitata, a seguito del violentissimo urto, è stata sbalzata di diversi metri e riportando gravi traumi che ne hanno causato la morte. Il conducente del motociclo finiva invece la propria corsa contro un fuoristrada parcheggiato poco distante. L’uomo, 48enne, è stato trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale del Delta di Lagosanto con codice di media gravità.

Come da prassi gli è stato controllato il tasso alcolico che è risultato quattro volte superiore al limite consentito mentre la patente risultava sospesa da oltre un anno per mancanza dei requisiti psicofisici. Pertanto i Carabinieri della Stazione di Porto Garibaldi e di Codigoro hanno proceduto al suo arresto per omicidio stradale aggravato, una volta dimesso dall’ospedale dove è rimasto piantonato durante la notte, è stato portato agli arresti domiciliari.

La salma della donna investita, residente nel milanese e turista storica della località balneare, è stata trasportata all’Istituto di Medicina Legale di Ferrara per gli ulteriori necessari accertamenti.

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