Politica
14 Agosto 2024
Intervento di Mariza Marchi: "Prima di farsi carico delle problematiche di determinate categorie sociali, siano commercianti o artigiani l’amministrazione si faccia carico del ruolo primario cui è deputata: la gestione del bene comune"

Allagamenti. Servono interventi urgenti

di Redazione | 4 min

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La recente uscita sulla stampa ci lascia oltremodo perplessi non solo sul reale significato che l’amministrazione comunale intendeva dare alla ‘partecipazione’, ma anche sulla realizzazione del progetto stesso. Ci sembra di capire dalla descrizione al momento un po’ vaga che ha fatto il vicesindaco che si tratti, ancora una volta, di una occasione mancata e poco coraggiosa

di Marzia Marchi*

“La storia economica, sociale e civile del Ferrarese è pervasa dal quotidiano rapporto dell’uomo con l’acqua ed immane risulta lo sforzo compiuto nei secoli per assicurare agli abitanti di questa ‘terra anfibia’ un insediamento stabile, possibile soltanto mediante un’intensa ed incessante opera di sistemazione e difesa idraulica, di canalizzazione e drenaggio dell’intero territorio” – citazione dalla pagina del Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara. 

Non ne è esente la nostra città, specialmente sul versante est, proprio in quelle vie: Via dei Gerani, via Frutteti, via Cedri, via Copparo, ma anche via Cosmé Tura e via Francesco del Cossa e in quelle frazioni: Malborghetto, Francolino, Aguscello che ad ogni temporale subiscono seri problemi dell’allagamento.

Un problema vecchio, almeno per quanto posso testimoniare di persona, avendo io abitato fin dal 1974 in via dei Gerani con la mia famiglia che lì è stata residente fino al 2000. Case costruite in maniera scellerata in un luogo scellerato, quelle trentadue villette di via dei Gerani, sul bordo di una ex discarica di inerti che, come presidente di Legambiente, contribuii a denunciare come piena di scarichi illeciti provenienti dalla Solvay. Un vero e proprio “giacimento” di CVM (cloruro vinile monomero) fu definito dal geologo Alessandro Gargini in una relazione per conto del Consorzio Ferrara Ricerche dopo che fu sollevato il caso dell’area inquinata in occasione della costruzione dell’asilo di Via del Salice. Il resto è storia. La storia del contrastato avvio delle indagini indoor e outdoor nel quadrante est che portarono al riscontro della presenza di svariati altri elementi cancerogeni e tossicologici e all’inizio della bonifica del terreno tra via dei Gerani e via Caretti.

Capisco quindi bene la paura dei residenti ogni volta che si trovano invasi da quel tipo di acqua che risale dalla falda e si mischia all’acqua di fogna e le precauzioni dei tecnici nel mettere mano in quella zona.

A maggior ragione è ora di affrontare seriamente la questione! Ci sono stati sicuramente degli errori urbanistici ed edilizi ma questo non può essere la scusa per non intervenire con un insieme di azioni che devono vedere protagonisti diversi agenti: Hera per quanto riguarda la gestione delle fognature (che già dal lontano 1974 furono fatte al di sopra del piano seminterrato delle villette) e che vanno evidentemente rifatte o supportate dalle vasche di accumulo di cui hanno già parlato; l’amministrazione comunale per il coordinamento delle azioni e il Consorzio di Bonifica per le azioni che gli sono proprie.

Non è ragionevolmente accettabile presentarsi alla cittadinanza dicendo che “per le vie Francesco del Cossa e Cosme Tura è in corso uno studio, già approvato da ATERSIR, per aumentare la capacità di smaltimento delle fogne i cui risultati verranno resi pubblici nel 2025” o che per la zona di Francolino è in previsione una vasca di accumulo, ed è in fase di studio un progetto da presentare ad ATERSIR per il finanziamento e l’esecuzione dell’ opera definita “tecnicamente molto complessa e costosa che non verrebbe realizzata nel breve periodo”.

Non è ragionevolmente, né politicamente accettabile, che di fronte al problema serio di vita quotidiana di intere parti di città si prospettino soluzioni di lungo periodo, in attesa di approvazione di finanziamenti. 

Questa amministrazione ha in parte ereditato problemi mai risolti, in parte ne è stata responsabile come nel caso di via Copparo “in cui i residenti segnalano come una parte consistente dei problemi sia dovuta alla pista ciclabile e al rifacimento del manto stradale con pendenza verso le abitazioni” ma, in ogni caso, ha il dovere di farsi carico della risoluzione di queste contingenze, come è compito di ogni amministrazione pubblica.

Prima di farsi promotrice di qualsivoglia evento, prima di farsi carico delle problematiche di determinate categorie sociali, siano commercianti o artigiani o chi per loro, serve che l’amministrazione si faccia carico del ruolo primario cui è deputata: la gestione del bene comune infrastrutturale e ambientale che le compete.

Come Movimento 5 Stelle e come consigliera del Gruppo comunale sarà nostro impegno lavorare in questa direzione, a supporto dei Comitati spontanei di cittadini affinchè vengano utilizzati tutti gli strumenti normativi e tecnici a disposizione e trovate risorse per alcune soluzioni in tempi rapidi, in attesa di un progetto idrogeologico di più ampio respiro, vista la crescente intensificazione degli eventi estremi. 

*Consigliera comunale Movimento 5 Stelle

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