“Nei giorni scorsi Clara ha presentato al pubblico il bilancio di sostenibilità del 2023 elogiando l’Azienda nell’impresa di aver investito in salute e sicurezza, nel conseguimento della certificazione di parità di genere e dimostrando che le percentuali della Raccolta Differenziata sono in linea rispetto all’anno precedente. La stessa Azienda vanta dunque un utile di circa 250 mila euro in disponibile”. Inizia così la nota critica di Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel verso l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti in larga parte della provincia.
“Tutti questi fattori – proseguono – hanno però dei retroscena, uno fra questi sono i dati forniti relativi alla Raccolta Differenziata, che contrastano con quanto sopra. Frutto di una serie di problematiche e di altrettante risposte inconcludenti che hanno portato i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fiadel ad aprire nei confronti dell’azienda lo Stato di Agitazione”.
Una decisione arrivata “in conseguenza a puntualizzazioni e richieste specifiche presentate appunto dalle OO.SS. in termini di salute e sicurezza, su investimenti in infrastrutture, parco automezzi vetusto e riorganizzazione dell’organico del personale a cui l’Azienda ha risposto in modo insufficiente, non esaustivo e in alcuni punti quantomeno discutibile”.
I sindacati si riferiscono all’aver presentato “dati che invece denunciano un mancato raggiungimento di obiettivi in termini di produttività proprio in riferimento al bilancio 2023, che rispetto al previsionale (mai presentato alle Organizzazioni Sindacali se non in modo parziale e senza dati alla mano, nonostante le formali richieste) presentano un peggioramento rispetto alle aspettative e che proprio riguardo alla Raccolta Differenziata trova un peggioramento della qualità del rifiuto”.
Infine riscontrano “che l’Azienda dai bilanci di pubblico dominio abbia notevoli cifre da pagare ai gestori in appalto e nel recupero delle morosità da parte delle utenze, che anche quest’anno si sono ritrovate un aumento in bolletta di circa l’8%. Sono dunque i Sindacati a domandarsi quale sia per Clara e i suoi soci il reale significato di ‘sostenibilità'”.
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