Non solo noi ma anche i nostri farmaci temono il caldo per questo anche quando andiamo in vacanza è importante la loro corretta conservazione affinché non perdano le proprie capacità terapeutiche. A darci alcuni consigli è la direttrice del dipartimento farmaceutico dell’azienda ospedaliera e dell’azienda Usl di Ferrara Anna Marra.
“Bisogna – spiega – sempre controllare qual è la temperatura di conservazione dei farmaci, in particolar modo si deve consultare il foglietto illustrativo”. Marra porta l’esempio delle insuline “che devono essere conservate in frigo, quindi tra 2 e 8 gradi fino al momento dell’apertura e poi possono essere conservate sotto i 25 gradi”.
Quando si parla di conservazione è sempre bene controllare il cosiddetto bugiardino nel quale sono riportate le modalità di conservazione corrette. “In generale vanno conservati lontano da fonti di calore, lontano dall’umidità e dalla luce diretta”. Una buona prassi in questo periodo dell’anno sarebbe quindi quella di “evitare di conservare i farmaci in bagno o in cucina, dove potrebbero esserci o un’elevata temperatura oppure delle condizioni di umidità che non sono adatte alla loro conservazione”.
In periodo di vacanza, quando può capitare di affrontare un lungo viaggio, in macchina, in treno o con altri mezzi di trasporto, il consiglio è quello di adottare “delle misure per conservare durante il percorso la corretta temperatura, quindi dotarsi per esempio di contenitori isotermici che ci consentono di tenere i farmaci sempre sotto i 25 gradi” oppure, se si viaggia in aereo, chiedere al personale di volo, ove necessario, di poterlo conservare in frigo.
Sempre durante un viaggio in aereo “è importante non mettere i farmaci in stiva ma portarli nel bagaglio a mano sia per una corretta conservazione sia perché potrebbe essere necessaria un’assunzione durante il volo”.
Al di là dell’attenzione durante i viaggi, è sempre importante per chi fa uso di farmaci cronici o sporadici, “verificare la possibilità di esposizione al sole”. Potrebbero esserci “farmaci che determinano la fotosensibilità e quindi potrebbero portare alla comparsa di eczemi, irritazioni, se dopo l’assunzione di questi farmaci ci si espone al sole”.
“In linea generale – spiega Marra – è sempre bene portare con sé i farmaci di uso cronico e verificare che questi siano correttamente conservati”.
Va infine ricordato che sul sito istituzionale di Aifa (Agenzia italiana del farmaco) sono presenti diverse newsletter o degli opuscoli informativi che pongono l’attenzione proprio sulla corretta conservazione dei farmaci durante il periodo estivo.