“Non c’è più tempo da perdere. Mancano meno di cinque mesi alla scadenza delle concessioni balneari, fissata per il 31 dicembre 2024, e ancora manca un quadro normativo unitario, con linee guida omogenee per il rinnovo o la messa a gara. È tempo che il governo intervenga e dia indicazioni chiare e precise, condivise con le Regioni. Il settore balneare in Italia conta 33mila imprese e 400mila lavoratori, che hanno diritto di sapere che ne sarà del loro futuro: oggi regnano solo dubbi e incertezze. Rischiamo di chiudere gli ombrelloni a settembre 2024 senza sapere se li potremo riaprire a maggio 2025”.
Il termine di scadenza delle concessioni balneari, fissato dalla legge 118 del 2022 approvata durante il Governo Draghi si avvicina rapidamente, ma manca una presa di posizione del governo sul futuro. Cresce la preoccupazione degli imprenditori del settore e Nicola Ghedini, presidente dei Balneari di Cna Ferrara, lancia un appello alle istituzioni: “Il Comune di Comacchio – come qualsiasi altro comune turistico italiano – non va lasciato solo di fronte a un passaggio storico così importante. Se le concessioni dovranno andare a gara bisogna creare un quadro di regole che salvaguardino le imprese del territorio, l’impegno che hanno profuso in tanti anni, gli ingenti investimenti che hanno realizzato, e pensare a forme di indennizzo per chi non riuscirà a riottenere la concessione messa a gara. Si tratterà di una normativa complessa, che non può certo essere lasciata all’iniziativa dei singoli Comuni”.
L’appello preoccupato di Ghedini riflette un impegno che Cna sta portando avanti sia a livello nazionale sia a livello di Regione Emilia-Romagna.
“Cna Balneari Nazionale – spiega la responsabile dei Balneari Cna Linda Veronese – ha scritto al Presidente del consiglio Giorgia Meloni e, insieme a Confartigianato, al Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, chiedendo una presa di posizione chiara in difesa delle imprese del settore e, soprattutto, un quadro di regole certe e omogenee per i rinnovi delle concessioni balneari. Cna Balneari Emilia Romagna, insieme alle altre associazioni di settore, ha scritto invece alla Presidente regionale facente funzioni Irene Priolo e all’assessore al turismo Andrea Corsini avanzando una analoga richiesta: salvaguardare le imprese del territorio e coordinare i Comuni della costa nel portare avanti con tempestività le operazioni di rinnovo delle concessioni. E’ importantissimo che la Regione Emilia Romagna si attivi al più presto”.
“Come imprenditori Cna – conclude Ghedini – non abbiamo voluto inscenare ‘scioperi’ o manifestazioni di protesta che sarebbero andate unicamente a scapito dei nostri clienti, che hanno tutto il diritto godersi pienamente le proprie vacanze. Ma pretendiamo che le istituzioni, a partire dal governo, affrontino la nostra situazione e ci dicano che strada intendono seguire. Andare avanti nell’incertezza non è più possibile”.
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