De Pascale è ancora al “primo giro di ascolto” dei luoghi che si candida a governare ma ha già in mente alcuni punti nodali come il turismo e i trasporti, siano essi su gomma o rotaia. “La Statale 16 – dice – è una priorità. Una strada importantissima che collega Ferrara a Rimini che è stata fatta a spizzichi e bocconi, non c’è stata la visione complessiva necessaria per realizzare un’infrastruttura moderna“. Non da meno l’asset ferroviario fondamentale anche per poter sviluppare il turismo in città come Ravenna e Ferrara che hanno “un patrimonio artistico di serie A ma un afflusso turistico di serie B“.
“Ravenna, Ferrara e Mantova – dice – hanno un patrimonio artistico di primo piano però non hanno numeri turistici di prima fascia” e “rafforzare questo asset può servire all’Italia”, non solo alle città interessate. Il nostro Paese, infatti, non ha più possibilità di crescita turistica sui grandi centri di arrivo come Venezia o Roma e deve lavorare sulla valorizzazione di una “rete di città medie”. “Un turista americano che viene a Ravenna o a Ferrara non rimane deluso” cosa che invece potrebbe accadere se si trovasse in una “Venezia piena di turisti” e magari si accorgesse che “la sta distruggendo”. Una rete che poi si deve allargare a luoghi come il Parco del Delta che “è un grande parco d’Italia e deve avere una legge speciali e finanziamenti ad hoc”.
Ultimo passaggio, prima di andare a salutare i volontari della festa, lo dedica alla “nomina tardiva” da parte del governo del commissario per combattere l’emergenza del Granchio Blu, “un disastro per la pesca ma anche per l’economia balneare”. “Non sappiamo ancora quali poteri e quali risorse avrà” ma de Pascale conosce bene Enrico Canterino, ex prefetto di Rovigo e Ravenna, “una persona seria” con la quale in caso di elezione “ci sarà assoluta disponibilità nel lavorare per contrastare insieme questa piaga”.