Portomaggiore
7 Agosto 2024
In visita alla Festa dell'Unità il candidato alla presidenza della Regione continua il suo tour per conoscere le zone che si propone di governare

De Pascale a Portomaggiore: “Pari dignità per tutti i territori”

(Foto di Riccardo Giori)
di Pietro Perelli | 3 min

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Portomaggiore. Michele de Pascale torna per la seconda volta a Ferrara dopo l’ufficialità della sua candidatura alla presidenza della Regione Emilia Romagna e ancora una volta parte dalla provincia, dalla Festa dell’Unità di Portomaggiore, ribadendo la sua “attenzione molto forte verso tutti i territori” e sottolineando come si sia battuto, “anche a livello nazionale, affinché tutti i territori avessero pari dignità”. Accanto a lui il segretario provinciale Nicola Minarelli, l’assessore regionale Paolo Calvano e la consigliera Marcella Zappaterra.

Sindaco di Ravenna al secondo mandato, ma originario di Cervia, vuole una campagna in tutta la regione e anche (forse sopratutto) in quei luoghi in cui il centrosinistra non ha avuto molti voti. “Tornerò tante volte – dice -, presto andrò a Comacchio e in tutta la zona del Delta” cercando di trasmettere l’idea che Ferrara (provincia e comune) deve essere al centro della campagna “sia per quanto riguarda i suoi punti di eccellenza sia per quanto riguarda le criticità”.

Domani sarà invece a Ferrara per parlare di sistema sanitario e presentare i dieci punti per rilanciare quello che per anni è stato il fiore all’occhiello e che oggi potrebbe probabilmente meglio definirsi come il “meno peggio”. “Davanti a un cittadino che si lamenta perché il tempo di attesa medio al Pronto Soccorso è di 10 ore – spiega – non posso dirgli che nel resto d’Italia è di 20 ma che il nostro impegno è quello di scendere a 9 e poi a 8 fino a ridurlo al minimo“.

 

De Pascale è ancora al “primo giro di ascolto” dei luoghi che si candida a governare ma ha già in mente alcuni punti nodali come il turismo e i trasporti, siano essi su gomma o rotaia. “La Statale 16 – dice – è una priorità. Una strada importantissima che collega Ferrara a Rimini che è stata fatta a spizzichi e bocconi, non c’è stata la visione complessiva necessaria per realizzare un’infrastruttura moderna“. Non da meno l’asset ferroviario fondamentale anche per poter sviluppare il turismo in città come Ravenna e Ferrara che hanno “un patrimonio artistico di serie A ma un afflusso turistico di serie B“.

“Ravenna, Ferrara e Mantova – dice – hanno un patrimonio artistico di primo piano però non hanno numeri turistici di prima fascia” e “rafforzare questo asset può servire all’Italia”, non solo alle città interessate. Il nostro Paese, infatti, non ha più possibilità di crescita turistica sui grandi centri di arrivo come Venezia o Roma e deve lavorare sulla valorizzazione di una “rete di città medie”. “Un turista americano che viene a Ravenna o a Ferrara non rimane deluso” cosa che invece potrebbe accadere se si trovasse in una “Venezia piena di turisti” e magari si accorgesse che “la sta distruggendo”. Una rete che poi si deve allargare a luoghi come il Parco del Delta che “è un grande parco d’Italia e deve avere una legge speciali e finanziamenti ad hoc”.

Ultimo passaggio, prima di andare a salutare i volontari della festa, lo dedica alla “nomina tardiva” da parte del governo del commissario per combattere l’emergenza del Granchio Blu, “un disastro per la pesca ma anche per l’economia balneare”. “Non sappiamo ancora quali poteri e quali risorse avrà” ma de Pascale conosce bene Enrico Canterino, ex prefetto di Rovigo e Ravenna, “una persona seria” con la quale in caso di elezione “ci sarà assoluta disponibilità nel lavorare per contrastare insieme questa piaga”.

 

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