A Palazzo Chigi, alla presenza dei ministri Francesco Lollobrigida e Gilberto Pichetto Fratin, è stata ufficializzata la nomina del nuovo Commissario straordinario per il ‘granchio blu’ nella persona dell’ex prefetto di Rovigo e Ravenna Enrico Caterino.
“La nomina del commissario per combattere l’emergenza del granchio blu nella persona del prefetto Enrico Caterino – commenta con soddisfazione il senatore ferrarese Alberto Balboni (FdI) – è un altro passo fondamentale che testimonia l’impegno del governo e in particolare del ministro Lollobrigida a fianco dei pescatori e delle comunità della nostra costa, la cui economia è stata colpita così duramente dall’invasione di queste specie aliena e voracissima. Dopo un primo immediato stanziamento di 2,9 milioni di euro, cui se ne sono aggiunti altri 10 subito dopo ed ora, con il decreto agricoltura, altri 15, prevedendo tra l’altro il blocco delle rate dei mutui e dei contributi, è necessario passare alla elaborazione di una strategia più complessiva per eradicare il prima possibile questa piaga che rischia di spazzare via non solo un settore di straordinario valore economico e occupazionale come l’allevamento delle vongole e delle cozze, ma anche tante specie ittiche autoctone che sono alla base dell’industria della pesca. Il commissario, al quale vanno gli auguri di buon lavoro e al quale assicuro la mia massima collaborazione, dovrà aprire immediatamente un confronto con le associazioni di categoria coinvolte, con gli enti locali e la Regione e soprattutto con il mondo della ricerca e dell’università, per trovare da un lato le migliori forme di sostegno alle imprese e dall’altro studiare gli strumenti tecnici e scientifici per una lotta a 360 gradi”. Secondo il senatore Balboni “sarà anche necessario aprire un confronto con l’Ue per ottenere la possibilità di utilizzare reti a strascico anche in prossimità della costa, soprattutto nei periodi in cui il granchio si sposta dai fondali più profondi verso la riva e viceversa, al fine di intercettarne il più alto numero possibile e impedirne la proliferazione. Ci sarà molto lavoro da fare, ma il governo è al fianco dei nostri operatori e il prefetto Caterino, che conosce molto bene il fenomeno, ha tutte le carte in regola per fare un buon lavoro. Un altro impegno mantenuto”.
Dello stesso tenore il commento del deputato ferrarese Mauro Malaguti (FdI) che parla di “promessa mantenuta dal Governo Meloni per combattere il flagello alieno che ha devastato le coltivazioni di vongole in Veneto ed Emilia Romagna”. Dopo aver ricordato i fondi iniziali stanziati e quelli previsti (sui 37 milioni di danni stimati), Malaguti fa presente che i fondi “ora verranno impiegati in una pianificazione strategica sotto la supervisione del nuovo commissario”. “Alla conferenza stampa – aggiunge – si è parlato anche della possibilità di due sub commissari, uno del Veneto e uno dell’Emilia Romagna, per coadiuvare al meglio le strategie da perseguire. In qualità di componente della Commissione agricoltura e pesca della Camera, ho conosciuto il nuovo Commissario e mi sono messo a sua completa disposizione per i contatti sul territorio e per accompagnarlo quando vi si recherà”.
“Bene la nomina del commissario straordinario per l’emergenza causata dal granchio blu Enrico Caterino, al quale auguriamo buon lavoro e con il quale siamo pronti a collaborare fin da subito. Una nomina attesa da tempo in Emilia-Romagna, dalle imprese di pesca e acquacoltura che a causa di questa emergenza sono al collasso. Confidiamo che il neocommissario possa avere nel merito i poteri straordinari conferiti dal suo mandato per gli adempimenti necessari e che possa avere a disposizione anche le risorse per indennizzare le imprese colpite dell’Emilia-Romagna, per la raccolta e lo smaltimento del crostaceo. Con l’auspicio che non si generino avvicendamenti di nomine e stalli decisionali come sta capitando purtroppo per la peste suina africana”. Così la presidente facente funzioni, Irene Priolo, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, commentano la designazione dell’ex prefetto di Rovigo e Ravenna, Enrico Caterino, ufficializzata nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
“La proliferazione del granchio blu in questo anno e mezzo – aggiungono – ha messo a repentaglio l’ecosistema marino di varie zone di costa dell’Emilia-Romagna e creato enormi difficoltà economiche e sociali all’intera filiera della pesca e dell’acquacoltura. Il Governo ha abituato la nostra Regione a gestire varie emergenze attraverso le figure dei Commissari: chiediamo in ogni caso che non vengano a mancare le responsabilità in capo alle istituzioni nazionali, comunque chiamate a fare la propria parte in questo caso sui ristori, sulla ricerca e su soluzioni condivise per la sfida contro la proliferazione del granchio blu, una lunga battaglia che intendiamo vincere”.
La Regione Emilia Romagna ha già messo a disposizione delle imprese della pesca e dell’acquacoltura colpite dal granchio blu 1 milione di euro di indennizzi nel 2023 e 1 milione di euro nel 2024 per la raccolta e lo smaltimento.
“Auspico – commenta la capogruppo Pd in Regione, Marcella Zappaterra – che la nomina dell’ex prefetto di Rovigo, Enrico Caterino, come commissario per il granchio blu sia seguita da azioni concrete e non resti una misura di facciata. Il Governo deve fornire risposte chiare a un settore in difficoltà, che la Regione Emilia-Romagna sostiene da tempo, affiancando costantemente le comunità e i territori per affrontare questa emergenza. Recentemente, abbiamo stanziato un milione di euro per le spese di trasporto e smaltimento dei granchi blu non commercializzati. Il Commissario avrà a disposizione un fondo di 10 milioni di euro per il piano di contenimento, distribuiti su tre anni, risorse già annunciate ma non ancora ricevute dalle associazioni territoriali. Da parte nostra, c’è la massima disponibilità a collaborare e definire strategie comuni per gestire efficacemente l’emergenza”.
Soddisfazione anche dalle associazioni di categoria, in primis da Coldiretti Pesca, con il presidente nazionale Coldiretti, Ettore Prandini, che a margine della presentazione della nomina del commissario ha sottolineato che “ora necessario snellire i tempi per liquidare le aziende con l’obiettivo di ripristinare una situazione di normalità e la ripresa dell’attività produttiva dei nostri pescatori, chiediamo dunque un incontro subito con il nuovo commissario in accordo con Veneto ed Emilia Romagna”, aggiungendo che “nelle ultime settimane, inoltre, si sono aggiunti ulteriori elementi di difficoltà per il comparto: i granchi si riproducono in dimensioni più piccole, rendendo inutili le reti attuali e obbligando gli operatori a costosi investimenti in nuove attrezzature con reti a maglie adatte a protezione degli impianti delle vongole. Il surriscaldamento delle acque aggrava ulteriormente il problema. Una situazione che minaccia la sopravvivenza nella zona di oltre 2.000 famiglie, con una gran parte dei dipendenti delle cooperative e dei consorzi che si trovano in cassa integrazione e con una difficoltà per gli addetti delle ditte individuali che non possono beneficiarne”.
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