Economia e Lavoro
5 Agosto 2024
L'obiettivo è quello di dare impulso alla mobilità sostenibile. Il team di lavoro vedrà trenta studenti provenienti dalle diverse facoltà insieme alle aziende del territorio

La firma di Unife su un prototipo di auto elettrica a “lunga percorrenza”

di Redazione | 3 min

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Un prototipo di auto elettrica a “lunga percorrenza” per dare impulso alla mobilità sostenibile. È il progetto dell’Università di Ferrara che, finanziato con 49.200 euro da parte della Regione Emilia-Romagna, vedrà al lavoro un team di trenta ragazzi e ragazze provenienti da diverse facoltà con numerose aziende del territorio.

Quello di Unife è uno dei 10 progetti che beneficeranno del  bando della Regione da 450mila euro volto a sostenere team di studentesse, studenti e dottorandi dei 4 atenei emiliano-romagnoli nella realizzazione di prototipi innovativi ed ecosostenibili da presentare alle competizioni universitarie nazionali e internazionali.

Gli altri 9, presentati dalle Università di Bologna, Parma, Modena e Reggio Emilia, consistono nella creazione di un razzo sonda in grado di trasportare un carico a un’altitudine di 3mila metri, di un veicolo nautico dotato di sistemi di guida autonoma, alimentato da fonti di energia a impatto zero, oltre che di veicoli a due o quattro ruote, in scala reale o ridotta, capaci di muoversi senza il pilota a bordo, di vetture alimentate a biocombustibile, di piattaforme di cybersecurity e di rover per l’esplorazione planetaria.

Ad affiancare le squadre, che includeranno circa 1.300 ragazze e ragazzi provenienti da varie facoltà – triennali e magistrali, scientifiche e umanistiche – impegnati nella realizzazione di modelli, dimostratori tecnologici e soluzioni funzionali coerenti con gli ambiti della Strategia di Specializzazione Intelligente S3, saranno oltre 40 aziende e realtà imprenditoriali del territorio, che metteranno a disposizione dei team la propria esperienza e competenza.

Una collaborazione tra mondo accademico e industriale che consentirà alle studentesse e agli studenti di completare la propria formazione universitaria con hard e soft skills ottenute attraverso il lavoro di squadra, un approccio basato sul learning by doing”, ovvero l’apprendimento ‘pratico’, e il confronto con altre realtà accademiche italiane e internazionali. In linea con la legge regionale 2/2023, per l’attrazione e la valorizzazione di talenti ad alta specializzazione, e l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Emilia-Romagna.

“L’istruzione, la formazione e la valorizzazione dei giovani talenti sono al centro di un investimento senza precedenti, da parte della Regione – affermano gli assessori Paola Salomoni (Università e ricerca) e Vincenzo Colla (Lavoro e formazione) -. Vogliamo che gli studenti dei nostri Atenei trovino in Emilia-Romagna le migliori opportunità formative e di crescita personale e professionale. Al tempo stesso il confronto con altre realtà accademiche attraverso la partecipazione a competizioni nazionali e internazionali, la stretta collaborazione tra le filiere regionali a elevata specializzazione e il sistema dei saperi previsti in questo bando siamo convinti generino un terreno fertile per la nascita di nuove idee e la formazione di figure professionali di alto livello, rendendo sempre più forte e attrattiva la nostra regione”.

Parola d’ordine, innovazione. È il denominatore comune dei 10 progetti presentati dai 4 Atenei dell’Emilia-Romagna – Bologna, Parma, Ferrara, Modena e Reggio Emilia – per la realizzazione di prototipi, dimostratori tecnologici e soluzioni funzionali coerenti con gli ambiti della Strategia di Specializzazione Intelligente S3, ovvero agroalimentare, edilizia, meccatronica e motoristica, salute e benessere, cultura, innovazione nei servizi, digitale e logistica, energia e sviluppo sostenibile, turismo.

I fondi assegnati dalla Regione sono così ripartiti: 150mila euro all’Università di Bologna, che ha candidato 6 progetti focalizzati su meccatronica e motoristica (in particolare Automotive), energia e sviluppo sostenibile, con il coinvolgimento di quasi 700 studentesse e studenti e 16 partner industriali, tra cui i main partner Automobili Lamborghini e Ducati150mila euro all’Università di Modena e Reggio Emilia, per sostenere la realizzazione di 1 progetto (articolato in 4 sotto-progetti) che vedrà la partecipazione complessiva di 460 studentesse e studenti e aziende partner appartenenti dalla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna.

All’Università di Parma sono destinati 96.255 euro che serviranno a finanziare i costi di realizzazione di 2 progetti che fanno riferimento a due ambiti chiave per l’innovazione e la sostenibilità del tessuto economico dell’Emilia-Romagna, con la partecipazione di oltre 100 studenti: l’Automotive e la sicurezza informatica.

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