Attualità
13 Luglio 2024
I lavori di valorizzazione termineranno a settembre 2025, con la chiusura totale del museo solo da novembre a gennaio

Casa Romei si rinnova: oltre un milione per il restauro

di Redazione | 3 min

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“La capacità di conservare i luoghi, i musei, le opere d’arte e la memoria è uno dei grandi baluardi contro la barbarie, perché senza la memoria del passato non c’è alcuna capacità di orientarsi nel presente e di costruire il futuro”. Con queste parole la direttrice di Gallerie Estensi e direttrice delegata dei Musei nazionali di Ferrara, Alessandra Necci, ha presentato al pubblico il progetto di restauro e valorizzazione del Museo di Casa Romei.

Con un intervento di 1 milione e 800mila euro, a partire dal mese corrente fino a, prevedibilmente, settembre 2025 Casa Romei diverrà un museo significativamente rinnovato, più accogliente, accessibile e sicuro. Il finanziamento con il quale sono possibili i lavori fa parte del Ducato Estense – Piano stralcio ‘Cultura e Turismo’ con il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2014-2020. Nello specifico, il direttore del museo Marcello Toffanello ha anticipato i tempi e le attività previste del cantiere: nei mesi di luglio e agosto di quest’anno saranno presenti piccoli cantieri, a settembre e ottobre si proseguirà con i lavori sulle superfici decorate per poi chiudere totalmente il museo da novembre a gennaio. Successivamente, da febbraio a settembre 2025 verrà riaperto parzialmente (con biglietto ridotto) e durante questo periodo non mancheranno diversi laboratori didattici.

I lavori, elencati dall’architetto progettista Barbara Pazi, comprendono la riorganizzazione degli spazi destinati alla biglietteria, dove verrà inserita una grande vetrata, dei servizi per i visitatori, degli uffici e della biblioteca. Finalmente verranno valorizzati alcuni spazi spesso rimasti ai margini delle visite come il giardino delle Sibille, i camerini segreti e l’area del sottotetto ad oggi accessibile solo attraverso una scala. Questo restauro consentirà anche al museo di ottenere il certificato di prevenzione incendi e l’efficientamento energetico rinnovando tutti gli impianti tecnologici, compresa la climatizzazione che, visto il trend climatico, diventa fondamentale per accogliere visitatori e turisti. “Casa Romei deve la sua bellezza non solo all’architettura – aggiunge Toffanello -, ma anche alle bellissime superfici decorate. Verrà fatta, dunque, manutenzione agli infissi ormai storicizzati e agli intonaci danneggiati dall’umidità”.

“Questo progetto è un modello di gestione di tipo partecipativo e di relazione con le comunità e con gli appassionati del patrimonio – specifica Patrizia Cirino, responsabile ufficio educazione e mediazione culturale -, che si realizza con la formula del ‘cantiere aperto’. Il cantiere è aperto se coinvolge le comunità e non le depriva di un bene che è un bene comune e collettivo”. Il cantiere diventa così non più un luogo esclusivo, ma un luogo che accoglie nel quale “ripensare un percorso di visita al museo utilizzando l’interruzione dovuta al cantiere come una risorsa per chiederci come e dove migliorare, lasciandoci con delle domande”, conclude Cirino.

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