II giudice per le indagini preliminari ha respinto l’opposizione e accolto l’archiviazione proposta dalla procura nei confronti di Anna Ferraresi.

L’ex consigliera era stata querelata da Alessandro Ferretti, Raffaele Ferretti e una terza persona a causa dell’interrogazione indirizzata al sindaco di Ferrara e inviata per conoscenza al presidente del Consiglio comunale, al prefetto ed al ministro dell’Interno nel marzo 2023.

In quel documento si chiedeva ad Alan Fabbri di prendere posizione nei confronti del suo vice di allora, Nicola Naomo Lodi che, sulla base dell’inchiesta di Estense.com sulle chat di stampo neofascista, aveva intrattenuto rapporti con un gruppo di estrema destra.

In quelle conversazioni gli appartenenti del gruppo definivano Liliana Segre una “vecchiaccia tatuata”, celebravano le ricorrenze del Führer e dei suoi generali o le imprese di Mussolini. Per loro l’Olocausto era una invenzione del nemico ebreo e il processo di Norimberga una farsa colossale.

In altri momenti parlavano di promesse fatte loro da Nicola Naomo Lodi per chiudere il centro sociale o per far fuori Estense.com. Loro ripagavano diffondendo in chat e nei gruppi di riferimento le sue iniziative.

Dopo le relative indagini sulla denuncia per diffamazione aggravata fatta nei confronti di Anna Ferraresi, la procura ha chiesto l’archiviazione, alla quale I querelanti si sono opposti.

Ora il gip Silvia Marini “non ravvisando, nel caso di specie, gli estremi per la configurazione della condotta di diffamazione”, ha accolto l’archiviazione, “in quanto il contenuto dell’interrogazione presentata dalla Ferraresi al Sindaco di Ferrara rientrerebbe pienamente nella critica politica, senza travalicare i limiti della pertinenza e della continenza e, di conseguenza, senza offendere la reputazione dei tre”.

Nel momento in cui la Ferraresi ha presentato l’interrogazione, inoltre, gli atti non erano più coperti da segreto, “in quanto era già state chiuse le indagini preliminari ed era stato emesso decreto di citazione a giudizio”. E, a ogni modo, I contenuti erano “già pubblicati e resi pubblici da parte del quotidiano online Estense.com”.

“Oggi il mio avvocato, Fabio Anselmo mi ha comunicato l’ennesima archiviazione di una denuncia infondata presentata contro di me, questa volta da un trio di estremisti di destra, amici di Naomo Lodi” commenta Ferraresi.

La denuncia nei suoi confronti sarebbe stato “palesemente un tentativo maldestro di colpirmi per aver esercitato il mio diritto di critica politica. Ho sempre agito nel pieno rispetto delle regole democratiche e della trasparenza, denunciando comportamenti che ritenevo inappropriati e pericolosi per la nostra comunità”.

L’ex consigliere si rivolge quindi ad Alessandro Ferretti, già condannato in primo grado per diffamazione nei suoi confronti: “è incredibile che individui così vengano lasciati liberi di scrivere insulti e sciocchezze sulle pagine degli attuali amministratori o in gruppi come Ferrara Rinasce (gestito a spese dei cittadini), mentre invece vengono bloccati tutti coloro che in modo educato e legittimo si permettono di dissentire (come la sottoscritta)”.

“Ringrazio ancora una volta chi mi ha supportato – conclude -, lo studio dell’avvocato Fabio Anselmo e tutte le persone che hanno lavorato per portare a conoscenza dei cittadini i rapporti tra amministratori e gruppi neofascisti. La mia lotta per la verità e la giustizia continua, e non mi lascerò intimidire da chi tenta di zittire le voci critiche attraverso mezzi illegittimi e diffamatori”.