Comacchio. Dal mese di luglio è aperto 7 giorni su 7 ventiquattro ore al giorno anche il Cau di Comacchio. “È chiaro – spiega il direttore del dipartimento di cure primarie dell’Ausl di Ferrara Franco Romagnoni – che la scelta è legata all’esplosione della popolazione dei Lidi durante il periodo turistico”. Si è quindi pensato che “avere un Cau h24 nella casa della comunità di Comacchio possa favorire una buona risposta di salute anche per i cittadini, non solo residenti, ma anche per quelli che in questo momento passano un periodo di vacanza nei nostri Lidi”.
Una domanda non sempre chiara è chi deve andare al Cau (Centro di assistenza urgenza) e non al Pronto Soccorso?
“Il nome – dice Romagnoni – potrebbe un po’ trarre in inganno perché non sono tutte le urgenze che devono andare a un Cau”. Si tratta di quelle urgenze che necessita di una rapida processazione come infarto e ictus. Non solo, “anche le patologie legate a persone particolarmente fragili, i bimbi molto piccoli, sotto i 2-3 anni, oppure gli anziani molto fragili, soprattutto i non autosufficienti, è meglio che vadano in pronto soccorso”.
I numeri però dicono essere “tantissime le persone che invece di andare in pronto soccorso potrebbero andare utilmente a un Cau, perché il tempo di attesa è inferiore, perché la risposta che potrebbero avere è sicuramente più vicina a casa loro e ugualmente efficace”.
Alcuni esempi possono essere le patologie estive come “le gastroenteriti dovute a una cattiva conservazione degli alimenti o all’eccesso di aumento della flora batterica negli alimenti per effetto del calore”, ma anche “patologie cutanee come possono essere un eritema solare o una puntura di insetto”. Oppure patologie ordinarie come le infezioni come quelle al tratto respiratorio oppure dolori o piccoli traumi insomma, quelle “patologie che possono essere considerate nel a bassa complessità, in una persona che non sia particolarmente fragile”.
Ecco, tutte queste “possono andare utilmente al Cau”.
Romagnoni fa poi un paio di esempi di dolori che potrebbero sembrare lievi e per i quali sarebbe invece meglio andare al pronto soccorso come “il dolore toracico”. Questo, “soprattutto quando abbastanza intenso, può essere indicativo di patologie che hanno bisogno di un tempo rapido per avere una risposta adeguata”.
“Oppure – propone un altro esempio – le cefalee accompagnate da altri sintomi che possono essere sintomi di deficit di forza, di sensibilità, che meritano di essere riservate rapidamente in un ambiente che possa anche fare una diagnostica adeguata”.